Turchia e Usa si preparano a creare una zona di sicurezza nel nord della Siria

La Turchia vorrebbe che la zona avesse una profondità di 32 chilometri che di fatto servisse a eliminare il controllo sul territorio da parte dei curdi delle Unità di protezione popolare (YPG), che Ankara considera alleati del PKK, definito gruppo terrorista, ma che sono alleati degli Usa.


Ankara (AsiaNews/Agenzie) – Sembra avviarsi a realizzazione la creazione di una zona di sicurezza nel nord della Siria. A quanto affermato dall’agenzia turca Anadolou, il ministro della Difesa turco Hulusi Akar e il suo omologo americano Mark Esper hanno parlato al telefono mercoledì e hanno concordato di dare il via alla prima fase di attuazione della zona.

L’annuncio dovrebbe significare che Stati Uniti e Turchia hanno superato le controversie sulla profondità della zona e su chi l'avrebbe controllata che per mesi hanno fermato il progetto. Ora la prima fase dovrebbe essere lanciata alla fine di questa settimana e dovrebbe vedere pattuglie congiunte di soldati turchi e statunitensi.

In una dichiarazione congiunta rilasciata il 7 agosto, turchi e americani avevano affermato che la zona sicura sarebbe diventata un "corridoio di pace", senza fornire ulteriori dettagli. All'epoca, il governo siriano definì l'accordo un "palese attacco" alla sua sovranità.

A quanto si ipotizza, verrà creato un centro operativo comune a Sanliurfa, nel sud-est della Turchia, a 130 chilometri dal confine con la Siria e circa 330 km dall'Idlib siriano, dove è in corso il bombardamento di gruppi ribelli.

La Turchia vorrebbe che la zona di sicurezza avesse una profondità di 32 chilometri che di fatto servisse a eliminare il controllo sul territorio da parte dei curdi delle Unità di protezione popolare (YPG), che Ankara considera alleati del PKK, definito gruppo terrorista, ma che sono alleati degli Usa.

Washington da parte sua vuole evitare una minacciata operazione turca nella regione ad est del fiume Eufrate in Siria e limitare a 10 chilometri la zona di sicurezza. Ora
fonti militari hanno affermato che la zona avrà inizialmente una profondità di 5 chilometri e verrà implementata "passo dopo passo".