Marcia per la democrazia: invitata tutta la popolazione di Hong Kong

I deputati democratici definiscono la manifestazione pro-suffragio universale "un evento unico". Fra i partecipanti un ex delegato della Conferenza consultiva politica popolare cinese.


Hong Kong (AsiaNews/Scmp) – I deputati democratici di Hong Kong hanno definito ieri la marcia a favore del suffragio universale prevista per domenica 4 dicembre un "evento che dimostrerà, ora o mai più, il potere del popolo".

I gruppi democratici invitano la popolazione a partecipare in massa – stimati al momento circa 100 mila aderenti alla protesta – e sostengono che una larga affluenza può cambiare le proposte governative sulla riforma elettorale.

"Non combattiamo per dare la democrazia ad una generazione futura – dice Lee Cheuk-yan, deputato e sindacalista – la vogliamo per noi, adesso". Per Margaret Ng Ngoi-yee, membro del gruppo per i diritti civili Articolo 45, la marcia "è più significativa di quella del 1° luglio". Il 1° luglio 2003 vi fu ad Hong Kong una marcia a cui parteciparon oltre mezzo milione di persone. "Questa volta – sottolinea - marciare per la democrazia avrà un effetto chiave per lo sviluppo democratico di Hong Kong e dell'intera nazione".

Alla marcia parteciperà anche Chak Neun-fai, 86 anni, giornalista famoso per i suoi articoli pro-Pechino ed ex delegato della Conferenza consultiva politica popolare cinese. "Sarà la prima marcia a cui partecipo – dice – perché se non fai sentire la tua voce, Pechino chiude gli occhi davanti alle tue richieste".

Nel 1967, quando Hong Kong era ancora colonia inglese, Chak è stato condannato a 3 anni di prigione per "pubblicazione di articoli sediziosi". Oggi egli dice che sostenere la democrazia "non minaccia la stabilità" come invece affermano le autorità cinesi. "La stabilità di Hong Kong – conclude – diventa fragile solo se non otteniamo una piena democrazia".

La manifestazione partirà alle 15.00 (ora locale) dal Victoria Park. Gli organizzatori hanno chiesto a tutti di indossare vestiti di colore nero, come nella manifestazione pro-democrazia del 1° luglio 2003. Alla testa vi sarà una grande gabbia per uccelli per simboleggiare la democrazia "costretta " del territorio.