Mumbai, radicali indù bloccano un raduno pentecostale. Pastore denunciato per ‘conversioni forzate’
di Nirmala Carvalho

L’incontro si teneva all’interno della scuola municipale di Worli Naka, affittata per la preghiera. Estremisti dell’ala giovanile “Bajrang Dal” si infiltrano al raduno e poi chiedono l’intervento della polizia. Sajan K George: “Filmano gli incontri per dire sui social che pratichiamo conversioni forzate”.


Mumbai (AsiaNews) – Un gruppo di radicali nazionalisti indù ha interrotto un incontro di cristiani pentecostali e accusato il pastore di praticare conversioni forzate al cristianesimo. L’incidente contro la minoranza cristiana, sempre più bersaglio delle politiche nazionaliste dell’Hindutva, è avvenuto il primo settembre scorso a Worli Naka, nel municipio di Mumbai. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), condanna “la crescente avversione contro la fede cristiana”.

Il raduno era stato organizzato dal movimento cristiano pentecostale “New Life Fellowship Association” nella scuola Brihanmumbai Municipal Corporation, nel quartiere di Mumbai. L’ospite d’onore era il rev. Allen Salins, proveniente da Mangalore. Egli era stato invitato per condividere la propria esperienza di fede davanti a circa 80 cristiani.

L’incontro però è stato sospeso dalla polizia, allertata dagli attivisti del Bajrang Dal, ala giovanile della fazione di estrema destra nazionalista indù Vishwa Hindu Parishad. I radicali erano guidati dal coordinatore locale, il 28enne Dinesh Shrivastav, che si è infiltrato all’incontro e ordinato a uno dei suoi uomini di filmare quanto avveniva. Poi ha avvisato le forze dell’ordine, che sono intervenute a sostegno dei nazionalisti.

Sukhlal Varpe, ispettore capo della polizia di Worli Naka, ha dato ragione agli indù, sostenendo che “gli organizzatori non avevano il permesso per tenere l’incontro. Secondo gli attivisti del Bajrang Dal, il raduno ha disturbato l’armonia sociale e avrebbe potuto provocare disordini all’ordine pubblico”. Da parte sua, il rev. Salins ha obiettato: “Tutti siamo rimasti scioccati. Avevamo organizzato l’evento per pregare e cantare. Non c’era alcuna minaccia all’ordine pubblico. La New Life Fellowship Association ha pagato la scuola per poter tenere l’incontro”.

Tuttavia secondo l’ispettore, anche se i cristiani “avevano avuto il permesso dalla scuola, ci avrebbero dovuto informare. Non possono tenere eventi religiosi di questo tipo”. Il capo dei nazionalisti Shrivastav incalza: “Avrebbero dovuto tenerlo in chiesa. Perché lo hanno fatto nella scuola?”.

Sajan K George lamenta: “Nelle aree rurali non è inconsueto che le fazioni di destra mandino le loro spie ai raduni di preghiera e chiedano addirittura al pastore di pregare per la loro guarigione. Nel frattempo riprendono tutto e poi diffondono i video sui social, dicendo che sono ‘conversioni forzate’. Tutto è falso e senza prove, con il solo scopo di seminare il sospetto contro la minoranza cristiana”.

I cristiani, conclude, “godono di diritti garantiti dalla Costituzione e sono cittadini rispettosi della legge. Invece questi gruppi marginali disturbano l’ordine pubblico, minacciano e intimidiscono la minuscola comunità di fedeli. Il vigilantismo della maggioranza sta prendendo il sopravvento e vuole distruggere le minoranze religiose. I cristiani sono visti come ‘gli altri’. Siamo molto preoccupati”.