Musulmano linciato in Jharkhand: per la polizia è morto per arresto cardiaco

Non ci sarebbe stata premeditazione da parte degli 11 imputati. A giugno di quest’anno il 24enne Tabrez Ansari è stato torturato per otto ore, poi arrestato per furto. Secondo gli attivisti, l’assassinio è fomentato dal clima di odio nei confronti della minoranza musulmana.


New Delhi (AsiaNews) – La polizia del Jharkhand ha lasciato cadere l’accusa di omicidio nei confronti di 11 imputati accusati di aver linciato a morte, torturato e lasciato agonizzante Tabrez Ansari, un 24enne musulmano. Secondo i risultati dell’ultima autopsia effettuata sul corpo del giovane, il suo decesso sarebbe avvenuto a causa di un “arresto cardiaco”, cosa che non proverebbe la premeditazione nell’assassinio.

Il caso di Tabrez Ansari è avvenuto a giugno scorso. Il suo linciaggio è stato ripreso dalle videocamere dei cellulari e pubblicato sui social. Egli era accusato del presunto furto di una motocicletta.  Tuttavia secondo gli attivisti indiani, il violento pestaggio era fomentato dall’odio sempre più marcato nei confronti della minoranza musulmana, accusata di mettere a rischio la sacralità dei bovini commerciandone il bestiame. In India la vacca è l’animale sacro della religione indù e il suo consumo è vietato per i fedeli di questa confessione. In alcuni Stati guidati dal partito nazionalista indù (Bjp, Bharatiya Janata Party) o dai suoi alleati è anche proibita la vendita della carne.

Il linciaggio del giovane Ansari ha sconvolto l’opinione pubblica indiana a causa della violenza delle torture. Egli è stato legato a un palo per otto ore e costretto a inneggiare agli dei indù (“Jai Shri Ram and Jai Shri Hanuman”, Ave al dio Ram, Ave al dio Hanuman). Arrestato per furto, solo dopo quattro giorni in cella è stato portato in ospedale, dove è morto a causa delle ferite. Il primo esame autoptico sosteneva che il decesso fosse avvenuto per un forte trauma cranico che ha provocato un’emorragia cerebrale.

Secondo Karthik S, sovrintendente di polizia di Saraikela-Kharsawan, l’accusa di omicidio è stata ritirata perché “Ansari non è morto sul colpo…quindi gli abitanti del villaggio non avevano alcun intento di uccidere. Inoltre il rapporto medico non conferma l’accusa di omicidio. Le indagini post-mortem dicono che egli è morto per arresto cardiaco e che l’emorragia cerebrale non è stata fatale”.