Migranti, rifugiati e detenuti vietnamiti tornano alle famiglie grazie ad una suora
di Ambrose Pereira*

Teresa Vu Phuong Thuy Trinh è una religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Fma). Assegnata a Sidea fino al 2018, ha prestato servizio come interprete e mediatrice. Grazie al suo aiuto, nel giugno dello scorso anno sono stati rimpatriati 105 pescatori. Anche se in Italia per motivi di studio, suor Teresa continua ad assistere i suoi concittadini.


Port Moresby (AsiaNews) – Giovani migranti, rifugiati e persone detenute a Papua Nuova Guinea faticano a superare le barriere linguistiche e culturali, per tornare in patria o recarsi in un Paese terzo. Sperimentano una “separazione dal proprio contesto di origine e spesso anche uno sradicamento culturale e religioso”. Le loro storie vanno oltre bisogni insormontabili e possono smuovere il cuore di diverse persone che, con generosità, si fanno avanti per assisterli ed aiutarli. Ora, la Chiesa può servire da punto di riferimento per queste persone. “La Chiesa ha un ruolo importante e può rivitalizzarle” (Christus vivit cap. 3, par. 93).

Suor Teresa Vu Phuong Thuy Trinh (foto 1), religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Fma), è stata assegnata a Sidea (nei pressi di Alotau, Sud-est del Paese) fino al 2018. Fino ad allora, si è presa cura dei bisogni dei detenuti vietnamiti e ha prestato servizio come interprete e mediatrice durante le udienze. Nel giugno 2018, 105 pescatori vietnamiti sono stati rimpatriati con il suo aiuto. Essi hanno potuto riunirsi con le famiglie a casa, grazie al coraggio di questa piccola sorella e al sostegno fornito dalla sua comunità salesiana.

Di recente, cinque detenuti hanno fatto ritorno in Vietnam dopo esser stati incarcerati nell'Istituto correttivo di Bomana a Boroko (Port Moresby). Suor Teresa, con il prezioso aiuto della sua comunità religiosa, ha agevolato le trattative con l’ambasciata vietnamita in Indonesia per il rilascio di passaporti, biglietti aerei e alloggi a Manila (Filippine), prima che il gruppo potesse raggiungere casa.

Il sovrintendente ed ufficiale comandante dell’Istituto correttivo di Bomana, Yelly Oiufa (foto 2), ringrazia suor Yvonne Reungoat, superiora generale delle Fma, e la comunità delle suore salesiane. “Sono fortemente in debito con le Figlie di Maria Ausiliatrice per il loro atto di carità nell'aiutare i bisognosi”, scrive l'ufficiale comandante, felice di lavorare insieme alle religiose. Oiufa racconta che suor Teresa ha aiutato in passato e continua a farlo tuttora, anche se studia in Italia.

I cinque detenuti avevano trascorso tre anni in prigione e ora sono felicemente tornati alle loro famiglie, dopo essere stati espulsi da Papua Nuova Guinea il 3 settembre 2019.

* Sacerdote dei Salesiani di Don Bosco (Sdb), p. Ambrose Pereira è segretario della Commissione per la comunicazione ed i giovani della Conferenza episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone.