Seoul, aumentano le violenze verso genitori e nonni

Registrato un aumento del 90,5% rispetto al 2014. Analisti trovano un nesso con il rapido invecchiamento della popolazione. I sudcoreani di età pari o superiore a 65 anni costituiscono il 14,9% della popolazione. L'onere per i giovani chiamati a sostenere gli anziani continuerà a crescere.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – In Corea del Sud sono in aumento le violenze di figli verso genitori e nonni. Nel 2018, le autorità hanno arrestato 2.705 persone per crimini contro i propri familiari più stretti. Il dato registra un aumento del 90,5% rispetto ai 1.420 casi del 2014. È quanto emerge da un’indagine parlamentare, redatta con i dati forniti dalla polizia.

Il numero di arresti era 2.222 nel 2015, 2.685 nel 2016 e 2.359 nel 2017. Per tipo di reato, nel 2018 l'aggressione ha fatto la parte del leone con 1.845 episodi (il 68,2% del totale), seguita da danno fisico con 403, intimidazione con 152 ed omicidio con 73.

Analisti trovano un collegamento tra l’aumento delle aggressioni a genitori e nonni e l’invecchiamento della popolazione. I sudcoreani di età pari o superiore a 65 anni costituiscono il 14,9% della popolazione. Lo rivela un altro rapporto, diffuso ieri da Statistics Korea – ente in seno al ministero della Pianificazione e delle Finanze.

L’agenzia prevede che la popolazione sudcoreana raggiungerà il picco nel 2028, quindi proseguirà su una curva discendente. Tuttavia, il processo d’invecchiamento della Corea del Sud accelererà, con il numero di anziani che salirà a 19 milioni nel 2050 – ovvero il 39,8% della popolazione.

Entro il 2060, vi è il rischio che gli anziani rappresentino il 43,9% del Paese, secondo il rapporto. Una popolazione in rapido invecchiamento, unita a bassi tassi di natalità, è un onere per le finanze della nazione a causa dell’aumento del costo dei servizi sanitari e assistenziali per gli anziani.

Il documento di Statistics Korea afferma che, al momento, per ogni anziano vi sono 4,4 persone in età lavorativa; nel 2000 queste erano 9,9. I ricercatori prevedono che la cifra scenderà ulteriormente a 2,6 nel 2030, 1,7 nel 2040 e 1 nel 2065. Ciò indica che l'onere per i giovani chiamati a sostenere gli anziani continuerà a crescere.