Bangladesh Christian Association, da 50 anni al servizio della minoranza perseguitata
di Sumon Corraya

L’organizzazione difende i diritti dei più deboli, chiede il rispetto della legge e l’arresto di criminali, aiuta a riprendere il possesso di terreni confiscati da potenti proprietari locali. Opera attraverso 101 uffici sul territorio nazionale e 13 sedi all’estero. Le storie di alcuni cattolici aiutati in questi anni.


Dhaka (AsiaNews) – La famiglia di un cattolico ucciso a Bonpara aiutata a ottenere giustizia per l’omicidio dell’uomo; la comunità della parrocchia di Mothbari difesa da coloro che volevano espropriare i terreni. Sono alcune delle situazioni che la Bangladesh Christian Association (Bca), la più grande associazione al servizio della comunità cristiana del Bangladesh, ha risolto in 50 anni di esistenza.

La Bca è stata fondata nel 1967 con il nome di Christian Association of East Pakistan. Dopo il 1971, anno d’indipendenza del Paese, ha assunto il nome attuale. Lo scorso 5 ottobre i suoi membri hanno festeggiato i 50 anni d’attività. Alla cerimonia erano presenti oltre 3mila persone, tra cui alcuni ospiti illustri.

Shapna Gomes, cattolica di 45 anni, ha raccontato la storia del padre 71enne Sunil Gomes, sgozzato nel suo negozio di Bonpara, un villaggio di Natore, da alcuni militanti islamici nel 2016. “Dopo l’omicidio di mio padre – ha detto – la Bca ha organizzato una marcia di protesta. La polizia ha avvertito la pressione e gli assassini di mio padre sono stati arrestati in breve tempo. Mio padre ha avuto giustizia grazie all’intervento dell’associazione”.

Robi Rozario, della parrocchia di Mothbari vicino Gazipur, racconta ad AsiaNews: “Avevo acquistato un terreno. Tuttavia dopo 10 anni è venuto un musulmano che reclamava il possesso della mia terra. Mi ha mostrato i suoi documenti e io gli ho mostrato i miei. È nata una contesa e siamo stati attaccati. Hanno distrutto la nostra casa. Abbiamo chiesto l’aiuto della polizia, ma gli agenti non hanno fatto nulla. A quel punto ci siamo rivolti alla Bca, che ha creato una ‘catena umana’ contro gli espropriatori. [Alla manifestazione] hanno aderito centinaia di cristiani e la notizia è stata addirittura pubblicata sui media. Alla fine le autorità locali ci hanno dato un aiuto e abbiamo riavuto indietro i terreni”. L’uomo evidenzia che l’intermediazione dell’associazione cristiana “non ha salvato solo me, ma molti altri deboli cattolici che avrebbero potuto perdere i propri terreni”.

Il card. Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dhaka e consulente dell’organizzazione, sottolinea che da quando è nata “la Bca ha domandato e protetto i diritti della minoranza cristiana”. Oggi conta 101 uffici su tutto il territorio nazionale e altre 13 sedi all’estero. Tra le richieste più urgenti è l’istituzione della Pasqua come festa nazionale. Nirmol Rozario, presidente della Bca, afferma: “Siamo stati creati per alzare la voce per i deboli e per i fedeli della minoranza che non hanno voce. Lo abbiamo fatto in maniera adatta e continueremo ad assicurare i diritti dei cristiani in questo Paese a maggioranza musulmana”.