Al chimico Akira Yoshino il 28mo Nobel giapponese

Il ricercatore condivide il prestigioso riconoscimento con lo statunitense John B. Goodenough ed il britannico Stanley Whittingham. Il trio ha vinto grazie agli studi sulle batterie ricaricabili agli ioni di litio. La Reale accademia svedese per le Scienze: “Hanno rivoluzionato le nostre vite”. Nella classifica delle nazioni per numero di vincitori, Tokyo si piazza al settimo posto a pari merito con la Svizzera.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il giapponese Akira Yoshino (foto 1) è tra i tre ricercatori a vincere il premio Nobel per la Chimica, grazie all’invenzione e lo sviluppo delle batterie ricaricabili agli ioni di litio. Lo ha annunciato ieri la Reale accademia svedese per le Scienze, sottolineando come lo sviluppo di tale tecnologia abbia “rivoluzionato le nostre vite”. Essa trova applicazione “in qualsiasi cosa: telefoni cellulari, laptop veicoli elettrici; consentendo di immagazzinare quantità significative di energia solare ed eolica, rende possibile una società senza combustibili fossili”. Per il Paese del Sol levante è il 28 premio Nobel. Nella classifica delle nazioni per numero di vincitori, Tokyo si piazza al settimo posto a parimerito con la Svizzera.

Yoshino, 71 anni, condivide il prestigioso riconoscimento con lo statunitense John B. Goodenough – che a 97 anni è la persona più anziana ad aver mai vinto il Nobel – ed il 78enne britannico Stanley Whittingham (Foto 2). Quest’ultimo ha sviluppato la prima batteria al litio funzionale nei primi anni '70. Goodenough raddoppiò il suo potenziale nel decennio successivo e Yoshino eliminò il litio puro dalla batteria, rendendolo molto più sicuro da usare. Il ricercatore giapponese lavora presso la Asahi Kasei Corp., compagnia giapponese operante nell'industria chimica, ed insegna alla Meijo University di Nagoya, nella prefettura di Aichi. Egli era fiducioso che le scoperte a cui aveva lavorato avrebbero vinto il premio Nobel, ma non si aspettava che ciò accadesse così presto.

Ieri sera, Yoshino ha tenuto una conferenza stampa presso il quartier generale dell’Asahi Kasei a Tokyo; ha affermato che il premio Nobel per la Chimica ha coperto una così vasta gamma di studi da far presagire una lunga attesa prima che il Comitato si rivolgesse all'area dei dispositivi. “Pensavo – ha dichiarato – che avremmo dovuto aspettare a lungo, ma ero solito dire alla gente che avremmo vinto sicuramente quando sarebbe arrivato il nostro turno. Comunque, sorpresa, sorpresa!”. Yoshino è stato il primo a contattare la moglie per darle la notizia della vittoria: “Le ho parlato solo brevemente e ho detto: ‘L'ho preso’. Era così meravigliata che le sue ginocchia hanno quasi ceduto”.