Sinodo Amazzonia: ogni giorno si parla di ministerialità e sacramentalità

Creare urgentemente un Organismo episcopale permanente per promuovere la sinodalità in Amazzonia e un Osservatorio permanente di diritti umani e di protezione della regione. Il tema dei “viri probati” è “sul tappeto”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Creare urgentemente un Organismo episcopale permanente per promuovere la sinodalità in Amazzonia e un Osservatorio permanente di diritti umani e di protezione della regione sono alcune delle indicazioni emerse dalle riunioni di ieri pomeriggio e di oggi del Sinodo. Che ha continuato anche ad affrontare i temi legati alla ministerialità.

Così, ieri e oggi particolare attenzione è stata data alla valorizzazione del laicato, in particolare delle donne. Oggi qualche intervenuto ha ricordato che nell’antichità c’era il diaconato femminile e ha proposto di ripristinare ministeri come il lettorato e l’accolitato. Suggerita l’istituzione di un fondo per finanziare la formazione dei laici in ambito biblico, teologico e pastorale, affinché possano contribuire sempre meglio all’azione evangelizzatrice della Chiesa.

E se oggi si è continuato a prospettare la facoltà di dispensare dal celibato, così da poter ordinare “ministri” uomini sposati che, sotto la supervisione di un presbitero responsabile, possano esercitare in comunità ecclesiali disperse, ieri è stato detto che, prima dei viri probati presbiteri, si penso a viri probati diaconi: il diaconato permanente, infatti, può rappresentare un vero e proprio laboratorio per avere uomini sposati nel sacramento dell’Ordine.

Un intervento, poi, ha proposto che la questione dei viri probati e della ministerialità femminile venga trattata in un’assemblea sinodale ordinaria, poiché si tratta di temi di portata universale.

Il tema dei “viri probati” è “sul tappeto” e “si continua a parlare ogni giorno del tema della sacramentalità, che è parte della vita cristiana”. Lo ha confermato oggi mons. Eugenio Coter, vicario apostolico di Pando e vescovo titolare di Tibiuca, in Bolivia, intervenuto al briefing quotidiano sui lavori del Sinodo. “Esiste – ha detto - una ministerialità della comunità, che di fatto in Amazzonia già viviamo, a differenza di altre zone”.

“C’è – ha proseguito - un sentire comune dell’assemblea sinodale nel proporre al Papa la questione dell’ordinazione sacerdotale degli uomini sposati”. Della questione dei “viri probati”, ha ricordato, “aveva già parlato il Papa nel viaggio di ritorno da Panama, e al Sinodo si sta riflettendo su questo. Tante ipotesi si stanno ventilando”. “Ci stiamo chiedendo come formare queste persone, perché possano raggiungere le comunità più lontane”.

Da parte sua, mons. Ralfael Alfonso Escudero López-Brea, vescovo prelato di Moyobamba, in Perù, ha riferito che uno degli argomenti dei quali si parla di più è la formazione di una liturgia che rappresenti anche la cultura degli indigeni. “Creare Commissioni che lavorino sul metodo per dare un volto amazzonico anche alla liturgia”. “Al Sinodo si sta chiedendo un rito diverso da quello che ha già la Chiesa”, ha detto. Lo scopo è “introdurre nella celebrazione eucaristica simboli e riti che non abbiano un impatto su ciò che è essenziale nel rito, però arricchiscano la celebrazione affinché si possa celebrare l’Eucaristia con le peculiarità delle popolazioni indigene”.