La Marcia dei 200mila LGBT

La marcia è alla sua 17ma edizione. Nel 2003 vi hanno partecipato solo poche centinaia; lo scorso anno vi erano 130mila partecipanti. Presenti anche rappresentanti di altre nazioni. Taiwan, un luogo sicuro per la comunità Lgbt. Cresce l’opposizione a Tsai Ing-wen, che ha sostenuto la legge sui matrimoni dello stesso sesso.


Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Circa 200mila persone hanno partecipato alla marcia dell’orgoglio per lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (Lgbt) che si è tenuta il 26 ottobre a Taipei, nel centro della città, vicino al Palazzo presidenziale.

La marcia alla sua 17ma edizione, ha visto lievitare la partecipazione. Nella prima edizione del 2003 vi hanno partecipato solo poche centinaia; lo scorso anno vi erano 130mila dimostranti.

Nel corteo erano presenti rappresentanti di altre nazioni, fra cui Stati Uniti, Australia, Unione europea, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Filippine.

A detta di molti partecipanti, Taiwan rappresenta un luogo sicuro per la comunità Lgbt. Da alcuni mesi nell’isola è stata varata una legge che legalizza il matrimonio fra due persone dello stesso sesso. La legge però non permette di avere matrimoni con partner di Paesi in cui l’unione con persone dello stesso sesso non è legale.

Taiwan è stato il primo Paese asiatico a legalizzare matrimoni fra persone dello stesso sesso. Secondo il ministero degli interni, alla fine di settembre, grazie alla nuova legge, vi sono 2155 matrimoni omosessuali, dei quali 1461 sono di donne e 694 di uomini.

La legge, volute dalla Corte costituzionale, trova molta opposizione nella società taiwanese. Molti oppositori hanno promesso che alle prossime elezioni presidenziali e legislative di gennaio, puniranno la presidente Tsai Ing-wen che ha sostenuto quella legge.