Tamil Nadu, arrestato pastore protestante: è accusato di aver bruciato divinità indù
di Nirmala Carvalho

Le immagini semi-distrutte sono state trovate nel recinto della chiesa del rev. John Britto, vicino Coimbatore. La denuncia è partita da un vicino, che ha allertato i radicali indù. Sajan K George: “Sempre più spesso gli estremisti sfogano la violenza su pastori e fedeli”.


Mumbai (AsiaNews) – Un pastore pentecostale del Tamil Nadu è stato arrestato con l’accusa di oltraggio ai sentimenti religiosi indù. Un vicino di casa lo ha denunciato dopo aver trovato le immagini bruciate di alcune divinità indù nel recinto nella sua chiesa vicino Coimbatore. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), afferma: “Non possiamo avere conferme indipendenti se sia stato davvero il pastore a bruciare le immagini, o se siano state posizionate lì da persone con interesse. Se così fosse, sarebbe inaccettabile e sbagliato mancare di rispetto alla fede altrui”.

Il reverendo si chiama John Britto, ha 53 anni ed è originario di Madurai. Secondo il quotidiano The Hindu, il 2 novembre scorso il vicino di casa avrebbe rinvenuto i resti bruciati di dei indù e avrebbe alleartato altre persone. In seguito la denuncia è stata presentata da un attivista di “Hindu Munnani” [organizzazione locale indù fondata per proteggere la religione e i monumenti induisti, ndr].

Sajan K George protesta: “Alcuni membri del gruppo estremista Hindu Munnani sfogano la violenza contro i pastori nello Stato meridionale del Tamil Nadu. I fondamentalisti sorvegliano i reverendi e le chiese cristiane. In passato hanno fatto irruzione in centri di preghiera, abusando i membri della comunità. Hanno picchiato ministri del culto, molestato persino le donne con parole oscene, messo a soqquadro la chiese e infine agguantato la Bibbia, dandole fuoco in mezzo alla strada”.

Contro l’intolleranza nei confronti dei cristiani, prosegue, “nel marzo 2018 c’è stata una grande manifestazione di protesta nella chiesa di Nostra Signora del perpetuo soccorso a Anjalnagaron per denunciare il fanatismo religioso ai danni dei cristiani di Madurai. All’incontro hanno partecipato 5mila persone. Il forum ha approvato una risoluzione per fermare la violenza nell’umanità in nome della religione”.

Tutte le religioni, concludere l’attivista cristiano, “insegnano ai propri fedeli di rispettare la religione altrui. Dev’esserci rispetto per tutti i credo e le pratiche religiose. Purtroppo invece assistiamo a una crescente intolleranza nei confronti della fede cristiana”.