Card. D’Rozario con i bambini di strada: i poveri trovino in noi ‘un santo della porta accanto’ (Foto)

La terza Giornata mondiale dei poveri si è tenuta il 17 novembre. La visita dell’arcivescovo di Dhaka era organizzata dalla Caritas. I minori hanno raccontato storie di soprusi e violenza. Centri d’accoglienza danno una nuova speranza nella vita. “Dio ci ama”, dicono i bambini, in maggioranza musulmani.


Dhaka (AsiaNews) – I poveri trovino nei cattolici “un santo della porta accanto”: è l’appello lanciato dal card. Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dhaka, in occasione della terza Giornata mondiale dei poveri. Per questo egli ha voluto trascorrere la scorsa domenica 17 novembre, giorno che papa Francesco ha dedicato ai più bisognosi, insieme ai bambini di strada. Per ribadire ai poveri che “non sono uno scarto, e che la loro speranza non sarà mai delusa”.

La giornata è stata organizzata dalla Caritas regionale di Dhaka nel campus della Mirpur Agricultural Workshop and Training School. Al termine della giornata, segnata da canti, danze e un pranzo comune, egli ha ricordato ai volontari e agli organizzatori: “Dio non dimentica il pianto dei poveri. Tutto ciò che essi chiedono è amore, un sorriso, un orecchio che li ascolti. Dio li ama ed essi hanno fiducia in lui. Dio ci usa per amarli, perché essi hanno bisogno di amore più di ogni altra cosa”.

I bambini presenti, 120 dai 5 ai 18 anni, la maggior parte musulmani, provengono da tre case d’accoglienza. Si tratta di case “rifugio” che ospitano minori abbandonati dai genitori, orfani, o figli di divorziati che non possono prendersene cura. Essi vivono, spiega il cardinale, “raccogliendo oggetti nelle discariche o l’immondizia per le strade. In passato trascorrevano tutto il tempo per strada”.

Grazie all’accoglienza nei “Dream Centers”, i bambini “vedono una nuova speranza”. L’arcivescovo racconta di essere rimasto molto colpito da alcune loro testimonianze. Infatti durante l’evento un gruppetto di 12-15 ragazzini ha preso il microfono e ha raccontato davanti a tutti la propria storia. Anche se non avevano mai sentito parlare del messaggio di papa Francesco per i poveri, continua il cardinale, nelle loro parole emerge la misericordia di Dio per i più deboli.

Un bambino, racconta, “ha detto: ‘Dio ci ama. Egli ci ama attraverso coloro che ci hanno dato rifugio, che si prendono cura di noi, che ci hanno riunito qui oggi, che ci ascoltano e ci sono vicino mostrando il loro amore e affetto’. Un altro ha affermato: ‘Dio Onnipotente ha ascoltato il nostro pianto e ci protegge dalle torture, dalle botte, dal rigetto, dagli abusi che subivamo in passato quando vivevamo per strada’. Un gruppo di ragazze ci ha chiesto cosa accadrà loro quando lasceranno la casa d’accoglienza”.

Per il card. D’Rozario, la celebrazione “è stata un grande nutrimento delle loro speranze”. “Ringraziamo papa Francesco – afferma in conclusione – per il messaggio di ‘vicinanza e solidarietà’ con i poveri, perché ci ha reso più poveri in spirito”.

(Photo credit: pagina Facebook del cardinale)