Allarme disboscamento in Cambogia: -26% di foreste in 43 anni

La principale causa è la crescente domanda di legname. Lo sviluppo insostenibile ha portato ad una spirale di degrado per l'ecosistema e la popolazione. Il Paese è coperto per circa 8,7 milioni di ettari da foreste sempreverdi, semi-sempreverdi, di dipterocarpi decidui e secchi, alluvionali. L’Onu offre alcune raccomandazioni per invertire la rotta.


Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – La crescente domanda di legname come materiale edile, combustibile e carbone vegetale è la principale causa per il progressivo disboscamento della Cambogia: le foreste, che nel 1975 coprivano il 73% del Paese, lo scorso anno si sono ridotte al solo 46,84% del territorio nazionale. A lanciare l’allarme è il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), nel suo “Human Development Report Cambodia 2019” pubblicato la scorsa settimana. I ricercatori dell’Onu dichiarano che lo sviluppo insostenibile – terreni dati in concessione, energia idroelettrica, progetti minerari e disboscamento illegale – ha portato ad una spirale di degrado per l'ecosistema e la popolazione.

Nel 2016, 8,7 milioni di ettari di Cambogia erano coperti da foreste: sempreverdi, semi-sempreverdi, di dipterocarpi decidui e secchi, alluvionali. “Ridurre la pressione e passare ad una gestione forestale sostenibile – si legge nel rapporto Onu – inizia con il ripristino di foreste degradate ed il rafforzamento della capacità produttiva nel 15% delle foreste attualmente riservate alla raccolta del legname. Queste foreste coprono in totale 1,3 milioni di ettari di 8,7 milioni di ettari di foreste”.

Al fine di garantire una gestione forestale sostenibile, l’Onu offre alcune raccomandazioni: raccogliere dati precisi e adeguati, per formulare un'efficace strategia e realizzare interventi tempestivi; attuare nuove politiche per la gestione delle foreste piantate e mirare a ridurre al minimo le perdite di legname a tutti i livelli di produzione, massimizzando i benefici per la produzione locale; promuovere una sensibilizzazione radicata nelle comunità, fornendo piena autorità legale e responsabilità per l'uso sostenibile delle foreste. Ciò comporta l'applicazione delle normative esistenti e la costruzione di un sistema formale per la verifica della legalità del legname commerciato.

Lo scorso 25 novembre, il portavoce del ministero dell'Ambiente Neth Pheaktra ha dichiarato che il governo ha un chiaro piano strategico per gestire e preservare le risorse naturali e la biodiversità. Phnom Penh, ha affermato il funzionario, ha sviluppato un programma poiché le foreste svolgono un ruolo importante nel bacino idrografico e riducono l'impatto delle catastrofi naturali e dei cambiamenti climatici. Attualmente, il governo ha esteso l’autorità del ministero su 7,2 milioni di ettari, superficie che copre il 41% del Regno.