Agats, festa per i 50 anni della diocesi (Foto-Video)
di Mathias Hariyadi

Un festival culturale, una messa ed una nuova stazione radio per celebrare l’importante anniversario. Alla solenne celebrazione eucaristica, presente anche il card. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta e presidente della Conferenza episcopale. Il vescovo locale esalta “il grande entusiasmo mostrato dai tribali Asmat”.


Jakarta (AsiaNews) – I circa 60mila cattolici nel remoto territorio di Agats – provincia di Papua – quest’anno festeggiano il 50mo anniversario della loro diocesi, eretta il 29 maggio 1969. Le celebrazioni sono culminate nella solenne messa officiata lo scorso 24 novembre dal vescovo locale, mons. Aloysius Murwito, presso la cattedrale di Santa Croce. Mons. Murwito racconta ad AsiaNews che la celebrazione eucaristica è inserita all’interno di una serie di eventi culturali chiamati “Asmat Festival” (20-26 novembre), dal nome del gruppo etnico che popola il distretto (video 1). In occasione dell’evento culturale, i tribali hanno messo in mostra le loro abilità nella lavorazione del legno e nella navigazione degli imponenti corsi d’acqua che attraversano la regione.

Alla funzione (video 2) erano presenti il card. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta e presidente della Conferenza episcopale (Kwi), mons. Piero Pioppo, nunzio apostolico nel Paese, ed altri quattro vescovi indonesiani: mons. Antonius Subianto Bunjamin (Bandung), mons. Aloysius Maryadi Sutrisnaatmaka (Palangka Raya), mons. Yohanes Harun Yuwono (Tanjung Karang) e mons. Pius Riana Prapdi (Ketapang).

In occasione dell’importante anniversario, la diocesi di Agats ha deciso anche di lanciare “una stazione radio per la comunità”, dal nome Fu Radio Fm. Questa nuova emittente – spiega mons. Murwito – è creata per migliorare la comunicazione tra Chiesa, popolazione e agenzie governative locali. La sua frequenza di trasmissione è facilmente accessibile anche con gli smartphone in possesso degli abitanti”. La radio è gestita da p. Lucius Joko, un sacerdote missionario “domestico” originario della diocesi di Bogor.

Irene Setiadi, rappresentante della fondazione Kelompok Bakti Kasih Kemanusiaan (Kbkk) – gruppo umanitario con sede a Jakarta), ripercorre con commozione le principali tappe della presenza cattolica ad Agats. “Tutto è cominciato a partire dal 1936 con i Missionari del Sacro Cuore di Gesù (Msc) olandesi, ora la storia continua con l’Ordine della Santa Croce (Crocigeri)”, racconta. Mons. Alphonsus Augustus Sowada, primo vescovo di Agats, apparteneva all’Ordine fondato in Belgio agli inizi del secolo XIII. Il presule è rimasto a capo della diocesi fino al suo pensionamento, nel 2001; a raccoglierne l’eredità, mons. Murwito – già superiore provinciale dei Frati minori (Ofm) in Indonesia.

La diocesi di Agats è un territorio molto isolato, con caratteristiche uniche che non si trovano in nessun altro luogo dell'immenso arcipelago indonesiano. In totale, i tribali Asmat sono circa 70mila. L'ambiente naturale è un fattore determinante per il gruppo etnico, in quanto cultura e stile di vita dipendono fortemente dalle ricche risorse naturali presenti in foreste, fiumi e mari. I cattolici rappresentano quasi il 60% della popolazione.

L'opera di evangelizzazione in queste aree, l'assistenza materiale e spirituale rappresenta una sfida per la Chiesa cattolica locale. Lo scorso anno, la regione è stata colpita da una grave emergenza umanitaria, che ha causato la morte di oltre 70 bambini per morbillo e malattie legate alla malnutrizione. Gli spostamenti nella regione sono molto pericolosi e dispendiosi, da un punto di vista economico e fisico. Nel 2013, l’inviato di AsiaNews ha accompagnato il vescovo di Agats nel suo viaggio verso gli insediamenti più lontani per una missione pastorale.

(Photo credit: Komsos KWI, Komsos Keuskupan Agats, KBKK).