Giustizia e pace: Condividere la gioia del Natale con il ricco e il povero
di Sumon Corraya

Mons. Gervas Rozario invita i fedeli a prepararsi nello spirito e nel corpo ad accogliere la venuta di Cristo. L’Avvento, “tempo di attesa e di confessione”. Ai cattolici tribali: “Celebrate con i vicini, in base alla vostra cultura”.


Rajshahi (AsiaNews) – L’Avvento, il periodo che precede il Natale, “è un tempo di attesa di Gesù Cristo e di confessione”. Lo dice mons. Gervas Rozario, vescovo di Rajshahi, vice presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh e presidente della Commissione Giustizia e pace (Ec-Jp). Nel suo messaggio, diffuso qualche giorno fa, egli si rivolge ai fedeli cattolici e dice: “Gesù verrà per noi. In quel momento Cristo ci chiederà di cambiare la nostra mente della vita nel peccato e preparare la nostra anima”.

“Per redimerci da una vita peccaminosa”, sottolinea il vescovo, “dobbiamo purificarci nel comportamento, con la preghiera e nello stile di vita. L’Avvento è tempo di attesa e dobbiamo essere preparati alla venuta di Cristo. Se la nostra vita non è pura, ma ha un andamento con alti e bassi, dobbiamo renderla retta, così Gesù potrà entra nella nostra vita, nella famiglia e nella società con più facilità”. Mons. Rozario invita a preparare lo spirito e il corpo e a decorare le abitazioni. Con il Natale, aggiunge, “l’intera comunità cristiana sarà unita in un’unica Chiesa”.

In Bangladesh i cristiani rappresentano un’esigua minoranza, circa 600mila [di cui quasi 380mila cattolici, pari allo 0,2% della popolazione – ndr] mentre la maggior parte professa l’islam [oltre il 90%]. La diocesi di Rajshahi è composta da diversi gruppi tribali, ognuno con la propria cultura e tradizioni. “Vorrei già dirvi buon Natale! – afferma in conclusione – Celebrate il Natale con i vicini, secondo la vostra cultura. Condividete la gioia del Natale con il ricco e il povero, così che sia davvero pieno di frutti”.