Almaty, aereo si schianta dopo il decollo: almeno 15 morti

Il velivolo, un Fokker 100, portava 95 passeggeri e cinque membri dell’equipaggio. Circa 66 persone sono ricoverate in ospedale; 22 in condizioni gravi. Per ora le autorità non hanno suggerito alcuna causa dell’incidente. Fermati a terra tutti gli aerei della compagnia low cost Bek Air. Telegramma di cordoglio di papa Francesco.


Almaty (AsiaNews/Agenzie) – Un aereo con 95 passeggeri e cinque membri dell’equipaggio si è schiantato stamane appena dopo il decollo, uccidendo almeno 15 persone.

L’aereo della Bek Air doveva volare da Almaty, la maggiore città del Paese, fino a Nur-Sultan, la capitale. Subito dopo il decollo, alle 7.22, esso ha perso quota ed è andato a schiantarsi contro un edificio nel villaggio di Almarek, situato quasi alla fine della pista di decollo.

Almeno 15 persone sono morte e 66 sono ricoverate in ospedale: di queste, circa 22 sono in condizioni critiche. Squadre di emergenza sono al lavoro attorno ai resti del velivolo, spaccato in due, per recuperare i sopravvissuti. Per ora le autorità non hanno suggerito alcuna causa dell’incidente. Alcuni testimoni affermano che al decollo vi era una fitta nebbia nella zona.

L’aereo del tipo Fokker 100, era stato costruito nel 1996 e revisionato nel maggio 2019.

Il Fokker 100, un jet di media grandezza, con due eliche turbo, è stato costruito da una compagnia olandese, che è andata in bancarotta nel 1996.

La Bek Air è considerata la prima compagnia aerea a basso costo del Kazakhstan. I voli di tutti gli aerei della Bek Air e i Fokker 100 sono stati sospesi.

Esprimendo condoglianze per le vittime e le loro famiglie, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha diffuso un tweet in cui afferma che “i responsabili dovranno affrontare una punizione secondo la legge”.

In tarda mattinata, papa Francesco ha inviato - a firma del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato - un telegramma di cordoglio alle autorità civili ed ecclesiastiche del Kazakistan. Il pontefice “prega per il riposo eterno dei defunti e per la guarigione dei feriti. Su tutti, specie su coloro che sono coinvolti negli sforzi di soccorso e recupero, Sua Santità invoca la forza e la pace di Dio onnipotente”.