Hong Kong, scontri alla veglia in ricordo di uno studente

Oltre 200 persone riunite per ricordare Chow Tsz-lok a due mesi dalla morte. Gridati slogan come “Liberate Hong Kong, la rivoluzione dei nostri tempi” e “Sciogliete la polizia adesso". Il 22enne era caduto da un parcheggio per sfuggire alla polizia. Le circostanze dell’incidente sono ancora poco chiare.


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Una veglia per ricordare la morte di uno studente è stata interrotta dagli scontri tra agenti di polizia in assetto antisommossa e manifestanti. Gli incidenti sono avvenuti ieri in tarda serata a Tseung Kwan O (nei Nuovi Territori). Le forze dell’ordine hanno sparato spray al pepe e arrestato almeno due persone, tra cui l’assistente di un consigliere distrettuale.

Oltre 200 persone si erano radunate presso il parcheggio dov’è morto Chow Tsz-lok. Lo studente 22enne dell’Università delle scienze e tecnologie di Hong Kong è deceduto lo scorso 8 novembre. La notte fra il 3 e il 4, il giovane era caduto dal terzo al secondo piano della struttura, nel tentativo di sfuggire alla polizia e agli scontri in corso nelle vicinanze. Le circostanze dell’incidente sono ancora poco chiare. L’11 dicembre, la comunità cristiana di Hong Kong si è riunita nel Chater Garden (distretto centrale del Territorio) per un incontro di preghiera, chiedendo verità e giustizia per il ragazzo.

A due mesi dalla sua morte, i partecipanti alla veglia hanno acceso candele e posto fiori in un altarino di fortuna, mentre osservavano un minuto di silenzio. Alcuni hanno anche gridato slogan come “Liberate Hong Kong, la rivoluzione dei nostri tempi” e “Sciogliete la polizia adesso". Verso le 22, manifestanti vestiti di nero hanno bloccato un incrocio fuori Sheung Tak Plaza, ma si sono rapidamente dispersi dopo l'arrivo degli agenti antisommossa. In un comunicato, la polizia ha affermato che i contestatori hanno bloccato la strada “erigendo barricate con bidoni della spazzatura e immondizia, paralizzando il traffico nelle vicinanze”.

Alcuni manifestanti hanno poi organizzato una “formazione ad ombrello” vicino Kwong Ming Court e divelto mattoni dal marciapiede. La polizia accorsa sulla scena ha avvertito che il gruppo stava partecipando ad un'assemblea illegale, minacciando l’uso di gas lacrimogeni. I disordini si sono intensificati verso le 22.30, in concomitanza degli arresti. Scontri isolati sono proseguiti fino alle prime ore di oggi, mentre alcuni manifestanti hanno continuato a bloccare le strade e danneggiare i semafori. La forte presenza della polizia ha anche provocato urla di esasperazione dei residenti nel quartiere.

Da ormai sette mesi, l’ex colonia britannica è teatro di numerose proteste popolari. In principio, esse esprimevano il malcontento dei cittadini verso un controverso disegno di legge sull’estradizione (ora ritirato); col tempo si sono trasformate in un movimento più ampio che chiede democrazia nel territorio e un'indagine indipendente sui presunti abusi della polizia.