Coronavirus: banca centrale cinese taglia i tassi per stimolare l’economia

Prestiti per un valore di 200 miliardi di yuan. Impennata delle borse cinesi. Le autorità iniettano ulteriore liquidità nel sistema per far ripartire l’economia, stimata in calo a causa della crisi da coronovirus.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Banca centrale cinese (Pboc) ha tagliato oggi i tassi di interesse sui suoi prestiti a medio termine dal 3,25% al 3,15%: ulteriore misura per stimolare l’economia del Paese colpita dagli effetti del coronavirus di Wuhan (Covid-19), che ha finora ucciso oltre 1700 persone in Cina, infettandone più di 70mila.

Il taglio riguarda prestiti concessi dalla Pboc alle banche nazionali per un valore di 200 miliardi di yuan (circa 26 miliardi di euro).

La misura è stata accolta subito con entusiasmo dalle borse cinesi. A metà pomeriggio, Shanghai è cresciuta del 2,28%, mentre Shenzhen ha sfiorato il 3%. I due indici sono tornati quasi a livelli precedenti alla chiusura per i festeggiamenti del Capodanno lunare e al blocco delle attività deciso dal governo tra fine gennaio e inizio febbraio – il 3 febbraio le due borse persero circa l’8%.

La Pboc ha iniettato nuova liquidità nel sistema finanziario, acquistando titoli sul mercato finanziario del valore di 100 miliardi di yuan (13 miliardi di euro). All’inizio della crisi aveva lanciato un primo stimolo di 1000 miliardi di yuan (132 miliardi di euro).

L’obiettivo delle autorità è di favorire l’accesso ai prestiti bancari alle aziende locali in questo momento di difficoltà. A causa della crisi epidemica, la crescita economica della Cina dovrebbe rallentare intorno al 5% nel 2020, un punto percentuale in meno rispetto al 2019, con un recupero previsto nella seconda fase dell’anno se la diffusione del virus verrà arrestata entro aprile.