Card. Gracias: La vita umana deve essere rispettata fin dal concepimento
di Nirmala Carvalho

A Bangalore la 32ma Plenaria della Conferenza dei vescovi di rito romano. Il presidente della Conferenza episcopale indiana condanna la nuova legge sull’interruzione di gravidanza. Vescovo di Lucknow ribadisce l’importanza del dialogo. Presentati il nuovo Lezionario in lingue inglese e “Querida Amazonia”.


Mumbai (AsiaNews) – La vita umana “deve essere rispettata e protetta in maniera assoluta a partire dal concepimento. La Chiesa è irremovibile nel proteggere la santità della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale”. Lo ha ribadito ieri il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), durante la 32ma Plenaria della Conferenza dei vescovi di rito romano (Ccbi) a Bangalore. Egli è tornato a condannare l’aborto e la nuova legge indiana sull’interruzione di gravidanza, che aumenta il termine a 24 settimane. “I vescovi – dichiara – hanno la responsabilità di diffondere il messaggio di Cristo sulla dignità di ogni vita umana”.

La cerimonia di apertura dell’incontro è stata presieduta da mons. Giambattista Diquattro, nunzio apostolico in India e Nepal. Egli ha invitato i fedeli a vivere secondo i valori del Vangelo in ogni ambito della vita quotidiana. “I fedeli di Cristo – ha detto – hanno la responsabilità di promuovere i valori evangelici della misericordia e della compassione. I vescovi del nostro Paese devono incoraggiare i fedeli a rafforzare gli insegnamenti del Vangelo nella propria vita”.

Ad AsiaNews mons. Gerald John Mathias, vescovo di Lucknow, sottolinea l’importanza del dialogo. “Il dialogo – sostiene – è l’imperativo inevitabile e un’urgenza particolare nelle situazioni in cui ci sia un clima di sfiducia, sospetto e intolleranza. Lì dove ci sono persone avverse e ostili, c’è ancora più bisogno del dialogo. La Chiesa cattolica deve essere in prima linea nel dialogare e rendere le situazioni favorevoli al dialogo, in modo che alla fine le persone possano testimoniare che il dialogo crea un modo nuovo di essere, una nuova relazione che è creata e sostenuta attraverso il dialogo”.

Per il vescovo, “il dialogo incoraggia una civiltà di armonia, comprensione e benevolenza tra le persone. È possibile che in questo modo non avremo successo, che il viaggio sia lungo e pieno di difficoltà, ma la Chiesa cattolica deve prendere l’iniziativa per promuovere il dialogo”. La Chiesa cattolica in India, prosegue, “attraverso l’apostolato nell’educazione e nella sanità, è già immersa nel dialogo con i poveri, i bisognosi, gli emarginati, gli indigenti e persino i ricchi: tutti beneficiano dei nostri istituti educativi cattolici, dei nostri servizi medici e sociali. Il nostro apostolato serve tutti in maniera gratuita, senza discriminazione di casta o credo, ed è dialogo concreto di vita. Anche chi è a noi ostile è benvenuto nelle nostre istituzioni, e anche questa è una via per il dialogo”.

La Ccbi si compone di 132 diocesi e circa 190 vescovi. Per numero, è la quarta conferenza episcopale a livello mondiale. Mons. Filipe Neri Ferrão, arcivescovo di Goa e Daman e presidente della Ccbi, ha invitato tutti i presenti a “pregare continuamente per il veloce recupero di tutte le persone affette” dal mortale coronavirus cinese.

Al termine della giornata sono stati presentati al pubblico il nuovo Lezionario in inglese, insieme ai testi del Vangelo, al Rito per la celebrazione del matrimonio, a quello per l’amministrazione del sacramento della confermazione e “Querida Amazonia”, l’esortazione apostolica post-sinodale di papa Francesco diffusa la scorsa settimana.