Coronavirus: preghiere e carità per Sơn Lôi, comune isolato da 14 giorni
di Paul Nguyen Hung

Qui vi sono sei dei 16 casi di contagio nel Paese. Nel comune di oltre 10mila persone vivono 1.300 cattolici. Un giovane sacerdote si è offerto volontario per assisterli nella difficoltà. I fedeli pregano per la fine dell’emergenza nel mondo. Parrocchiana: “Speriamo che non guariscano solo i corpi, ma anche le anime”.


Hanoi (AsiaNews) – I cattolici vietnamiti hanno cominciato la Quaresima ricordando, in preghiere e carità, la difficile situazione che vivono i membri della comunità di Sơn Lôi. Dal 13 febbraio scorso, il comune del distretto di Bình Xuyên (provincia settentrionale di Vĩnh Phúc), è isolato dal resto del Paese per l’emergenza coronavirus. Il ministero della Sanità ha deciso di attuare la misura per 20 giorni, dopo aver individuato nel villaggio sei casi di contagio da Covid-19. In totale, sono 16 le persone colpite dal virus in Vietnam; tutte risiedono nella provincia di Vĩnh Phúc, che forma parte del territorio della diocesi di Bắc Ninh.

Il comune di Sơn Lôi conta 10.600 abitanti. Tra questi, 1.300 sono cattolici e sono divisi in un due piccole comunità che vivono intorno alle chiese di Bá Cầu e Ngọc Bảo, situate rispettivamente a nord e sud del territorio comunale. Queste fanno parte della parrocchia di Hữu Bằng. Lo scorso 15 febbraio, l’Ufficio episcopale e la Caritas di Bắc Ninh avevano inviato alla chiesa parrocchiale 1.000 maschierine, 200 bottiglie di liquido disinfettante e medicinali. Tuttavia, il carico non era sufficiente per tutta la popolazione. Per questo mons. Cosma Hoàng Văn Đat, vescovo di Bắc Ninh, ha esortato tutta la diocesi a pregare per Sơn Lôi; sacerdoti e religiosi, hanno cercato benefattori e persone che potessero aiutare le persone del luogo. Da allora, ogni giorno cattolici di tutto il Paese inviano beni di prima necessità.

Nella lettera pastorale di Quaresima, pubblicata due giorni fa, mons. Đat racconta la testimonianza di fede e carità di un giovane sacerdote diocesano. “P. Joseph Hoàng Trọng Hữu – scrive il vescovo – è nato nel 1985. Al momento, è assegnato alla parrocchia di Lai Tê ma si è reso volontario per servire e aiutare i 1.300 cattolici di Sơn Lôi. P. Hữu conduce opere pastorali e si prende cura delle anime dei fedeli, impartendo loro sacramenti come l’unzione degli infermi”. Mons. Đat ringrazia le autorità provinciali, che “hanno creato le condizioni necessarie, affinché p. Hữu potesse arrivare nell’area posta in isolamento, lavorare ed aiutare le persone”.

Per tutta la scorsa settimana, le due piccole comunità di Bá Cầu e Ngọc Bảo hanno promosso importanti misure d’igiene come la disinfestazione di case e strade. A Sơn Lôi tutti, cattolici e non, sono consapevoli di cosa è necessario per mantenere in salute persone, famiglie e comunità intera. Ogni residente indossa una mascherina sul volto, se è in compagnia. Ma i cattolici di Sơn Lôi combattono la diffusione del virus anche con la preghiera. Lo scorso 20 febbraio, il sacerdote di Ngọc Bảo ha tenuto aperta la chiesa tra le cinque e le otto del mattino per consentire ai fedeli di adorare il Santissimo Sacramento; ma anche pregare per la fine dell’emergenza sanitaria e la pace per Sơn Lôi e tutti i Paesi del mondo afflitti dal virus.

La signora Maria, parrocchiana di Hữu Bằng, racconta: “Nei giorni scorsi, i fedeli venivano in chiesa e nel complesso parrocchiale per fare le pulizie; ora vengono per pregare. Si sono riuniti per formare piccoli gruppi: bambini, giovani, adulti e anziani. Le persone sono venute in chiesa per pregare Gesù e la Madonna. Speriamo che questi momenti sacri guariscano non solo i corpi, ma anche le nostre anime”.