Coronavirus in Sri Lanka, primo contagio locale
di Melani Manel Perera

È una guida turistica che ha avuto contatti con un gruppo di italiani. Quarantena per tutti i passeggeri in arrivo da Corea del Sud, Italia e Iran. Rispettare le norme sanitarie per limitare il contagio.


Colombo (AsiaNews) – È una guida turistica che ha avuto contatti con un gruppo di italiani il primo caso di contagio locale da coronavirus in Sri Lanka. Lo conferma oggi Anil Jasinghe, direttore generale dei Servizi sanitari (Dghs). L’infetto, un uomo di 52 anni, è al momento ricoverato all’Infectious Disease Hospital di Angoda, alla periferia di Colombo. La sua famiglia risiede nel distretto della capitale ed è stata messa in quarantena.

La quarantena è stata decretata anche per tutti i viaggiatori in arrivo da Corea del Sud, Iran e Italia. Per evitare la diffusione del contagio, il governo ha deciso che i passeggeri dovranno trascorrere un periodo d’isolamento di 14 giorni, predisponendo tre centri: il campus di Batticaloa, il centro Kandakadu Treatment and Rehabilitation nel distretto di Polonnaruwa, e l’ospedale per lebbrosi di Hendala.

Le autorità ritengono che queste misure dovrebbero bastare a contenere la proliferazione del Covid-19. Il primo caso registrato nell’isola è stato quello di una turista cinese proveniente dalla provincia dell’Hubei, già guarita e dimessa. La prima srilankese contagiata è stata invece una donna che vive in Italia.

Oltre al 52enne di Colombo, il direttore Jasinghe conferma la presenza di due srilankesi contagiati negli Emirati arabi uniti. Secondo il ministro della Sanità, la nazione araba sta “facendo tutto il possibile per monitorare la diffusione del virus nel Paese e per trattarlo secondo gli standard medici internazionali”.

Le autorità sanitarie ricordano alla popolazione di adeguarsi alle misure preventive e di attuare le norme di contenimento del virus, diventate famose in tutto il mondo. Tra queste, lavarsi spesso le mani, coprire naso e bocca quando si starnutisce e tossisce.