Coronavirus, forte aumento dei contagi nel Sud-est asiatico

La Malaysia è il primo Paese della regione per numero di contagi: 1.306. Con 48 decessi, l’Indonesia detiene il triste record delle morti da coronavirus. Il re thai resta in Germania: polemiche in patria. Il presidente filippino Duterte vuole poteri straordinari per fronteggiare la crisi.


Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Le nazioni del Sud-est asiatico adottano restrizioni sui propri cittadini e vietano l’ingresso agli stranieri, dopo che la scorsa settimana molti Paesi hanno registrato un forte aumento del numero di contagi e morti da coronavirus. I mercati azionari sono in caduta libera; blocchi e divieti per arginare la diffusione del Covid-19 alimentato i timori di una probabile recessione. Le banche centrali nella regione hanno adottato una serie di misure per aumentare la liquidità e stimolare la crescita dei mercati, ma sembrano deboli rispetto alla velocità di diffusione della pandemia e ai suoi danni economici.

La Malaysia è il primo Paese della regione per numero di contagi. Ieri sera le autorità hanno confermato 123 nuovi casi di infezione, che portano il totale nazionale a 1.306. Dei 123 nuovi casi, 74 sono collegati al raduno religioso nella moschea di Sri Petaling (Kuala Lumpur), che si è svolto dal 27 febbraio al 1 marzo. Stamane Kuala Lumpur ha annunciato l’ultima vittima del virus: finora, il Covid-19 ha ucciso 11 persone. Ieri, il governo ha schierato l'esercito per imporre un freno di due settimane agli spostamenti nel Paese. Lo scorso 16 marzo, il premier Muhyiddin Yassin ha deciso che dal 18 al 31 del mese, tutti i malaysiani saranno soggetti al Movement control order (Mco) con cui ha disposto la chiusura delle frontiere.

Nella regione, l’Indonesia detiene il triste record delle morti da coronavirus: sono 48. Le persone infette ammontano a 514, con la maggior parte dei casi concentrati nella capitale. A partire da oggi, il governatore di Jakarta, Anies Baswedan, ha dichiarato lo stato di emergenza per le prossime due settimane nel tentativo di contenere la pandemia; ha invitato tutte le aziende della città a chiudere i loro uffici, compresi i luoghi di intrattenimento. Stamane il portavoce della polizia nazionale, Muhammad Iqbal, ha dichiarato che 465mila poliziotti in tutta l'Indonesia disperderanno qualsiasi incontro pubblico “per motivi di sicurezza pubblica”. Finora il presidente Joko Widodo ha resistito alle richieste di blocchi più severi a causa delle preoccupazioni sull'impatto sulle imprese e sui poveri.

La Thailandia oggi riporta 122 nuovi casi di coronavirus, che portano il totale a 721. Lo ha riferito stamane un portavoce del ministero della Salute. I nuovi casi includono 20 pazienti collegati a casi precedenti, 10 nuovi casi importati e 92 casi che sono risultati positivi e in attesa di essere interrogati su come hanno contratto la malattia. La Thailandia ha registrato un decesso dall'epidemia, mentre 52 pazienti si sono ripresi e sono tornati a casa; 668 sono ancora ricoverati negli ospedali. Su internet, ha suscitato polemiche la scelta del re, Maha Vajiralongkorn, di restare in Germania. Qui il monarca possiede una seconda residenza. In Thailandia, insultare la monarchia è un reato punibile con una pena massima di 15 anni di carcere, ma ieri su internet lo slogan #whydoweneedaking? (perché abbiamo bisogno di un re?) è diventato virale.

Questa mattina, il ministero della Salute delle Filippine ha confermato otto nuovi decessi a causa dell'epidemia di coronavirus e altre 16 infezioni. Il numero totale dei morti nel Paese è 33 e i casi confermati di contagio 396. Il Congresso filippino ha tenuto una sessione speciale su Internet per discutere la spinta del presidente Rodrigo Duterte ad ottenere ampi poteri di emergenza. Con le frontiere chiuse agli stranieri e decine di milioni di persone in quarantena domestica, il presidente vuole la possibilità di controllare forniture e servizi pubblici, ordinare alle imprese di aiutare il governo e prelevare fondi da compagnie statali e bilanci dipartimentali. Se approvata, la concessione dei poteri sarebbe uno dei passi più aggressivi adottati nella regione per affrontare il coronavirus.