Covid-19, Kuala Lumpur: ‘Riserve di riso per due mesi e mezzo’

Il Vietnam ha sospeso le esportazioni del cereale per tutelare il consumo interno. La Malaysia è il 22mo più grande consumatore al mondo. Le importazioni rappresentano tra il 30% ed il 40% del fabbisogno. Nelle riserve di Kuala Lumpur anche 59 milioni di polli, 800 di uova, carne e pesce a sufficienza.


Kuala Lumpur (AsieNews/Agenzie) – La Malaysia ha riso a sufficienza per due mesi e mezzo. Lo ha riferito il ministero dell'Agricoltura e dell'industria alimentare ieri, due giorni dopo che il Vietnam ha sospeso le esportazioni del cereale. Hanoi ha adottato il provvedimento per tutelare i consumi della sua popolazione durante l'epidemia di coronavirus. Lo scorso 25 marzo il Vietnam, terzo esportatore di riso al mondo, ha annunciato che non avrebbe firmato nuovi contratti di esportazione fino al 28 marzo per garantire forniture nazionali sufficienti. La misura ha suscitato preoccupazioni sulla sicurezza alimentare globale. Kuala Lumpur ha però voluto rassicurare analisti e cittadini, chiarendo di avere abbastanza scorte.

La Malaysia è il 22mo più grande consumatore di riso al mondo. Il Paese coltiva il cereale ma importa tra il 30 ed il 40% del fabbisogno per nutrire la sua popolazione di 32,6 milioni. Al momento, il Paese può contare su 500mila tonnellate riso, quando ne consuma 200mila al mese. In una nota, il ministero afferma: “Bernas [l’agenzia nazionale del riso, ndr] ha agito in anticipo assicurandosi carichi di riso dal Vietnam fino a maggio 2020, anche se a un prezzo elevato. Il nostro prossimo passo sarà acquistare riso anche da altri Paesi tra cui Pakistan, India, Myanmar e Thailandia”.

Il ministero dell'Agricoltura e dell'industria alimentare ha reso nota anche l’entità di altre scorte alimentari. I dati sono aggiornati al 25 marzo. Lo Stato ha provveduto allo stoccaggio di 59milioni di polli. Il Paese ne consuma 43 milioni al mese; quindi, ha provviste per poco più di un mese. Le uova conservate sono 800 milioni, 180 in più rispetto al fabbisogno mensile di 620. Sia le riserve di carne (25mila tonnellate) che quelle di pesce (150mila tonnellate) sono sufficienti per soddisfare le esigenze attuali. Il governo non ha rivelato le quantità relative a verdure, frutta e latte fresco; ma i consumi sono stimati rispettivamente in circa 235.680 tonnellate, 128.280 tonnellate e 5,1 milioni di litri al mese.