Succube di Pechino, l'Oms tace sull’esclusione di Taipei (Video)

In una videointervista, un alto dirigente dell’organizzazione si rifiuta di parlare di Taipei. Il regime cinese boicotta l’isola a livello internazionale. Il successo dei taiwanesi nel combattere il coronavirus. La “provincia ribelle” non può accedere a informazioni sensibili sulle possibili pandemie.


Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Taiwan chiede all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di partecipare a pieno titolo ai suoi lavori. Per Taipei, le restrizioni imposte al suo coinvolgimento nella battaglia contro il coronavirus sono “ingiuste”.

Il 28 marzo, alla domanda se l’Oms accoglierebbe la domanda di partecipazione dell’isola, un alto dirigente dell’organizzazione è rimasto prima in silenzio; poi, dopo le insistenze dell’intervistatrice, ha interrotto il collegamento video con Rthk, canale televisivo di Hong Kong. Ricontattato, Bruce Aylward, assistente direttore generale dell’Oms, ha risposto di aver già parlato della Cina – sposando in apparenza la posizione ufficiale di Pechino, che considera Taiwan una provincia ribelle, parte dell’unica Cina.

L’Oms ha dichiarato il 28 marzo che Taipei non è stata lasciata sola nella lotta all’epidemia polmonare, e che sta collaborando con gli esperti locali. Allo stesso tempo, essa ha sottolineato che spetta agli Stati membri dare l’eventuale via libera all’ingresso dell’isola nell’organizzazione. Finora, il regime di Pechino ha bloccato la partecipazione dei taiwanesi all’organizzazione come ad altre istituzioni internazionali.

L’isola ha uno dei sistemi sanitari più moderni al mondo e sta affrontando l’infezione polmonare con efficacia. Il suo modello di intervento – come quello della Corea del Sud – è considerato un’alternativa “liberale” al metodo draconiano della Cina. Finora Taiwan ha registrato 322 infezioni e 5 morti.

Il ministero degli Esteri taiwanese si è lamentato che, nonostante i contatti con l’Oms, i dati che le autorità sanitarie taiwanesi forniscono all’organizzazione non sono condivisi con gli altri Stati. L’isola è esclusa anche dal sistema Oms di risposta rapida alle pandemie, non potendo ricevere in tempo rapido informazioni sensibili.

Dal 2009 al 2019, Taiwan ha potuto partecipare a 57 riunioni tecniche dell’Oms su un totale di 187 richieste. L’isola è un membro fondatore dell’organizzazione, dalla quale è stata espulsa nel 1972, quando le Nazioni Unite hanno riconosciuto il governo di Pechino come l’unico, legittimo rappresentate della Cina.