Coronavirus: primo giorno senza decessi in Cina. Crescono timori per Hong Kong

È la prima volta da gennaio, quando Pechino ha cominciato il conteggio delle vittime. La quarantena rimane in alcuni quartieri di Wuhan. Hong Kong estende la chiusura degli aeroporti agli ingressi dall’estero a tempo indeterminato.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Ieri in Cina non si è registrato alcun decesso di coronavirus. È la prima volta da gennaio, quando la Commissione sanitaria nazionale ha cominciato il conteggio delle vittime. I nuovi casi di contagio sono 32, tutti importati dall’estero. In totale, gli infetti sono quasi 82mila, tra questi 1033 asintomatici; i morti sono 3331.

Ci sono dubbi sulla veridicità delle statistiche pubblicate da Pechino, ma per gli osservatori il trend è certamente indirizzato verso un miglioramento della situazione generale.

Domani terminerà la quarantena a Wuhan, epicentro della pandemia polmonare. Gli abitanti della capitale dell’Hubei saranno liberi di uscire dalla città: non succedeva dal 23 gennaio. Però, ai residenti di alcuni quartieri è ancora vietato circolare. Tra loro sono stati identificati dei casi asintomatici.

Nel Paese rimane alta l’attenzione per una possibile seconda ondata di infezioni. Il timore principale è quello dei contagiati che arrivano dall’estero e dei casi “di ritorno”, un problema che preoccupa anche Hong Kong. Nelle ultime due settimane, le infezioni nella città autonoma sono più che raddoppiate, toccando le 914 unità.

Ieri i nuovi casi di contagio sono stati 24: solo 6 trasmessi localmente, il resto tutti importati.

Le autorità locali hanno risposto estendendo a tempo indeterminato la chiusura degli aeroporti ai voli internazionali. I residenti di Hong Kong che rientrano in città devono trascorrere 14 giorni in isolamento nelle proprie abitazioni. La quarantena è imposta anche a chi proviene dalla Cina continentale, Macao e Taiwan.

Anche Pechino ha imposto limitazioni ai collegamenti aerei con l’estero. Ciascuna compagnia aerea – cinese o straniera – può compiere un solo volo a settimana da e per la Cina, trasportando al massimo il 75% dei passeggeri e delle merci che il velivolo può contenere.