Polizia di Hong Kong in crisi per le proteste: molti abbandonano, pochi si arruolano
di Paul Wang

La ragione: mancanza di fiducia nel corpo della polizia, dopo le violenze contro le manifestazioni democratiche. Hanno abbandonato quasi 500 ufficiali. A picco (meno del 40%) le nuove reclute. Nelle manifestazioni da giugno 2019 ad oggi sono stati arrestate 7600 persone. Il 17% sono minori di 18 anni.


Hong Kong (AsiaNews) – La Pubblica sicurezza del territorio ha diffuso oggi cifre preoccupanti per la polizia: diverse centinaia di membri hanno abbandonato il corpo durante i mesi delle manifestazioni democratiche e pochissime sono le persone che hanno fatto richiesta di entrarvi.

In un documento presentato al Legco, si mostra che fra giugno 2019 e febbraio 2020, nel periodo in cui è infuriata la resistenza anti-estradizione e pro-democrazia, un totale di 446 poliziotti hanno dato le dimissioni. In quel periodo la polizia di Hong Kong è stata accusata di uso eccessivo della forza, di brutalità e perfino di aver ucciso persone alla stazione della metropolitana di Prince Edward. Il numero di coloro che abbandonato proprio la carriera nella polizia è salito del 40% rispetto allo stesso periodo nello scorso anno.

Fra le ragioni dell’abbandono il documento presentato al Legco cita “ragioni personali e familiari”, ma anche le “fake news” (della polizia?) che hanno portato a una perdita di fiducia nell’arma.

Intanto, nel periodo da aprile 2019 al febbraio di quest’anno, si sono fatti avanti solo 760 nuove reclute, con una diminuzione del 40% rispetto all’anno precedente. Il numero totale di domande di arruolamento è stato di 11mila, anche queste cifre sono il 40% in meno rispetto all’anno precedente.

Negli stessi giorni, in una comunicazione al Legco, il Dipartimento di giustizia ha dichiarato che dal 9 giugno ad oggi, durante le manifestazioni anti-estradizione sono state arrestate 7600 persone. Esse hanno un’età dagli 11 agli 84 anni. Il 17% degli arrestati sono minori di 18 anni.