Seoul: Kim Jong-un è ‘vivo e vegeto’

Nessuna attività militare insolita lungo il 38° parallelo. Foto satellitari mostrano che il treno speciale del leader nordcoreano si trova a Wonsan. Gli Usa continuano a dire di non avere indicazioni precise sul suo stato di salute.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Per la Corea del Sud, il leader nordcoreano Kim Jong-un è “vivo e vegeto”. Alcuni resoconti di stampa lo danno in fin di vita. Smentendo voci circolate il 25 aprile, il governo sudcoreano sostiene di non aver riscontrato alcuna attività militare insolita lungo il 38° parallelo, la linea di demarcazione con il Nord. Gli Stati Uniti continuano a dire di non avere indicazioni precise sullo stato di salute di Kim.

I media ufficiali del regime del Nord hanno trasmesso oggi un messaggio in cui Kim ringrazia gli operai che stanno costruendo una zona turistica nella regione di Wonsan, dove analisi satellitari hanno rinvenuto la presenza del suo treno speciale. Nei giorni scorsi,  il Rodong Sinmun e la Kcna hanno dato spazio allo scambio di missive diplomatiche tra l’uomo forte di Pyongyang e alcuni leader che si sono congratulati per i 108 anni dalla nascita di suo nonno Kim Il-sung, il fondatore della Corea del Nord.

La Cnn, citando un fonte anonima all’interno del governo Usa, ha riportato il 20 aprile che Kim si trova in “grave pericolo” dopo un’operazione chirurgica. La girandola di notizie è cominciata con un articolo di Daily NK, secondo il quale il leader di Pyongyang ha subito il 12 aprile un intervento cardiovascolare.

Kim non compare in pubblico dall’11 aprile, quando ha presieduto una riunione di alto livello del Partito dei lavoratori, che governa il Paese dalla fine della Seconda guerra mondiale. Secondo la Reuters, la Cina ha inviato a Pyongyang un gruppo di politici e medici per offrire “consigli” sulla situazione di Kim. Pechino è l’unico vero partner della Corea del Nord, che i leader cinese vedono come un baluardo contro le forze militari americane schierate al Sud.

In caso di successione, la candidata più probabile è Kim Yo-jong, sorella del dittatore. Nell’ultimo periodo ha affiancato spesso il fratello in cerimonie ufficiali, e lo scorso mese ha pronunciato il suo primo discorso pubblico. È vista come una leader più moderata, che ha favorito la distensione nelle relazioni con l’amministrazione Trump.  E forse è per questo che i diplomatici cinesi sono accorsi a Pyongyang.