Coronavirus e povertà: l’aiuto alle vedove e il grazie alla Madonna
di Purushottam Nayak

Un centinaio di vedove di Raikia (Kandhamal, Orissa) ha ricevuto pacchi dono: riso, patate, cipolle, zucchero, un pacco di biscotti, un litro di olio, cinque pezzi di sapone, alcune mascherine chirurgiche. A causa della quarantena, centinaia di milioni hanno perduto il lavoro e ogni mezzo di sostentamento.


Raikia (AsiaNews) – Un centinaio di vedove del Kandhamal ha espresso gratitudine a un gruppo di cristiani, cattolici e protestanti, per l’aiuto ricevuto, ringraziando anche la Madonna di Fatima, la cui festa era ieri.

“Sono grata a Nostra Signora di Fatima - dice Magdelan Pradhan, una delle vedove – perché grazie a lei ho ricevuto qualche aiuto in questo tempo di quarantena e di pandemia”.

Dalla sera del 24 marzo, il governo indiano ha emesso un ordine di stretta quarantena che ha bloccato ogni attività commerciale e industriale e fermato i trasporti. In tutto il Paese, centinaia di milioni di lavoratori a giornata si sono trovati senza lavoro, senza soldi e senza cibo. Le vedove sono una delle classi sociali più colpite, dato il disprezzo che le circonda a causa della mentalità indù.

Nel gruppo di vedove aiutate vi sono molte cattoliche. Pradham è una di queste. “Anche se in questo periodo non possiamo andare in chiesa per la messa e le altre funzioni – spiega ad AsiaNews – a casa teniamo una preghiera speciale per Nostra Signora di Fatima e lei è pronta a donarci la sua assistenza per combattere contro il Covid-19”.

Ad ognuna delle vedove è stato consegnato un pacco di viveri: riso, patate, cipolle, zucchero, un pacco di biscotti, un litro di olio, cinque pezzi di sapone, alcune mascherine chirurgiche.

Alla distribuzione hanno provveduto il parroco della parrocchia di Raikia, p. Pradosh Chandra Nayak, e alcuni rappresentanti della comunità parrocchiale.

Anche Dustin Joseph, un cristiano protestante di Tuticorin (Tamil Nadu), un commerciante, ha contribuito alle donazioni.  “Sono molto preoccupato per i poveri, i bisognosi, i migranti e tutti coloro che non hanno alcun aiuto in questo periodo di pandemia”, dice. Willsion Daniel, anch’egli del Tamil Nadu, aggiunge: “E’ urgente servire i poveri e gli indigenti e bisogna farlo con dolcezza di cuore e di mente”.