Covid-19: Gerusalemme, riapre per i fedeli la moschea di Al Aqsa

Il luogo di culto chiuso da quasi due mesi nel contesto delle misure prese per contenere la pandemia. Il via libera a conclusione della festa di Eid al-Fitr. Il direttore della moschea auspica che non vi siano restrizioni agli accessi. In Israele oltre 16.600 contagi e 278 vittime; in Cisgiordania e Gaza 391 contagi e due vittime.


Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Dopo quasi due mesi di chiusura completa, nel tentativo di limitare la diffusione del nuovo coronavirus, le autorità hanno disposto a partire dalla prossima settimana la riapertura della moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme, per la preghiera. Un provvedimento legato al rallentamento dell’epidemia nella regione, come in altre parti del mondo, dopo settimane di emergenza e di profonda sofferenza. In Israele si sono registrati ad oggi oltre 16.600 contagi e 278 vittime; in Cisgiordania e Gaza 391 contagi e due vittime. 

In una nota diffusa ieri il comitato musulmano che gestisce il complesso (Waqf) riferisce che le restrizioni alla preghiera all’aperto alla Spianata delle moschee saranno rimosse al termine della festa di Eid al-Fitr che segna la fine del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera. La ricorrenza, uno dei momenti di maggiore festa per i musulmani, con sontuosi banchetti e riunioni di gruppo difficili da ripetere in questo tempo di pandemia, inizierà il 23 o 24 maggio a seconda dei diversi Paesi e delle diverse tradizioni. 

La decisione di interdire al-Aqsa al pubblico, comunicata lo scorso 16 aprile dal Consiglio che fa capo alla Giordania e custode dei luoghi sacri di Gerusalemme, ha esteso il provvedimento di chiusura preso il 23 marzo scorso durante le prime fasi della pandemia. In una nota i custodi avevano parlato di decisione “dolorosa” ma “in linea con le fatwa e le indicazioni dei medici”. I musulmani sono tenuti ad “effettuare le preghiere nelle loro case durante il mese di Ramadan [che inizia il 23 aprile], a tutela della loro sicurezza”. 

Al momento non è chiaro se i fedeli potranno accedere di nuovo all’interno della moschea di al-Aqsa e alla Cupola della roccia, il terzo luogo santo più importante per l’islam e chiusi per la prima volta in oltre 50 anni. Un funzionario palestinese per gli Affari religiosi a Gerusalemme aggiunge che nei prossimi giorni verranno diffusi ulteriori chiarimenti sulle aperture e le modalità di accesso. 

Secondo la tradizione islamica, nell’area è avvenuta l’ascensione al cielo del profeta Maometto. 

Omar al-Kiswani, direttore della moschea, auspica che non vi siano restrizioni al numero dei fedeli; inoltre, l’organismo che presiede alla cura dei luoghi di culto fornirà l’esatto “meccanismo e misure di accesso”. Ogni provvedimento, conclude, viene preso per “assicurare che non saremo soggetti a critiche col pretesto che avremmo infranto le regole”.