Khulna, il ciclone Amphan uccide 12 persone (Video)
di Sumon Corraya

Allontanati dalle aree più colpite quasi 2,5 milioni di abitanti. Circa 3,3 milioni senza luce elettrica. Danni ad abitazioni, colture e allevamenti ittici. Danneggiati in modo grave villaggi dove vivono 3mila cattolici. La Chiesa presta il suo aiuto.


Khulna (AsiaNews) –  Almeno 12 persone sono morte in Bangladesh a causa del ciclone Amphan, che da ieri flagella il Paese e l’India. Quasi 2,5 milioni di abitanti sono stati allontanati da 19 distretti costieri – i più colpiti – e messi al riparo. Circa 3,3 milioni di persone sono invece senza luce elettrica.

Secondo l’ufficio meteorologico nazionale, il ciclone ha toccato la costa nel tardo pomeriggio di ieri, spostandosi poi verso l’interno con raffiche fino a 160 km/h. Nelle aree costiere, sferzate da onde alte quasi tre metri, si registrano danni ad abitazioni, colture e argini fluviali. Danneggiati anche più di 500 allevamenti ittici. Le zone più remote del Paese sono isolate, con tronchi di alberi divelti che ostruiscono le strade, impedendo il passaggio dei soccorsi.

Alcuni villaggi a maggioranza cattolica sono stati gravemente danneggiati. “Sono preoccupato, soprattutto per gli insediamenti vicino alla foresta di Subdarban, dove vivono circa 3mila cattolici”, dice ad AsiaNews, James Romen Boiragi, vescovo di Khulna.   

“La parrocchia di Barodal è rimasta invece danneggiata in modo parziale – racconta mons. Boiragi. Gli sfollati sono stati accolti nelle chiese,  negli ostelli e nelle scuole. Al momento non ho notizia di alcun morto in queste aree”.

La mancanza di energia elettrica impedisce i contatti con diverse parrocchie, ma le organizzazioni cattoliche si stanno dando da fare per prestare aiuto ai bisognosi. “Per il coronavirus – riferisce mons. Boiragi – abbiamo fornito sostegno a 1700 fedeli cattolici, ora aiuteremo anche coloro che soffrono per Amphan”.

Caritas Bangladesh ha evacuato 40150 persone che si trovavano in zone ritenute pericolose, trasferendole poi in 51 rifugi e distribuendo loro cibo secco.

Il Bangladesh è vulnerabile ai fenomeni atmosferici estremi, che ogni anno mietono centinaia di vittime.