Vescovi indiani: A Pentecoste, una preghiera ecumenica di guarigione dal virus e dagli altri mali
di Nirmala Carvalho

Alle 12 del 31 maggio, tutte le campane suoneranno e vi sarà una preghiera nella cattedrale di Mavelikara (Kerala). Partecipano la Chiesa ortodossa, la Chiesa di Mar Thomas, la Chiesa del South India, l’Esercito della Salvezza e la Chiesa siro-malankarese. Sarà possibile partecipare all’evento via tivu live.


New Delhi (AsiaNews) – Una preghiera ecumenica allo Spirito Santo perché guarisca il Paese dall’epidemia di coronavirus, ma anche da altri mali fisici, spirituali, della terra: è il programma proposto da mons. Joshua Mar Ignatius, vicepresidente della Conferenza episcopale Indiana (Cbci), che il card. Oswald Gracias, il presidente della Cbci ha inoltrato a tutti i vescovi.

Mons. Joshua Mar Ignatius è vescovo della Chiesa siro-malankarese nell’eparchia di Mavelikara (Kerala). Ad AsiaNews spiega: “Abbiamo organizzato questo incontro di preghiera con le cinque congregazioni ecclesiali vicine a noi. Esse sono: la Chiesa ortodossa, la Chiesa di Mar Thomas, la Chiesa del South India, l’Esercito della Salvezza e la mia Chiesa siro-malankarese.

A mezzogiorno del 31 maggio tutte le campane delle chiese e delle istituzioni cristiane suoneranno a distesa e cominceremo la preghiera. Siccome siamo ancora in situazione di pandemia, l’evento sarà trasmesso in tivu live, perché tutte le famiglie e i fedeli in India e all’estero possano parteciparvi e festeggiare il giorno di Pentecoste”.

Il programma prevede alcuni canti di Alleluja e della tradizione, e poi una preghiera per sette guarigioni: fisiche, della mente, delle emozioni, dei rapporti, della società, della terra, dello spirito. Ogni preghiera viene spiegata ed espressa da uno dei leader cristiani.

Dopo la preghiera del Padre nostro, mons. Joshua Mar Ignatius concluderà l’incontro e alla fine si canterà l’inno nazionale indiano.

Spiegando ai vescovi della Cbci il senso dell’evento, il card. Gracias ha scritto: “In India, nonostante il lockdown, il numero di casi positivi e di morti sta crescendo sempre di più. E a quanto pare non sembra che siamo alla fine della pandemia. Per questo vogliamo pregare ancora più intensamente nella festa di Pentecoste… Sarà una buona e grande occasione per tutti i cristiani di implorare insieme Dio con questa intenzione”.