Central, migliaia di manifestanti per l’anniversario delle marce anti-estradizione (Video)
di Paul Wang

La polizia ha caricato il “raduno illegale” con proiettili urticanti, bastoni e scudi. I dimostranti, con la torcia del cellulare, hanno gridato slogan per “liberare Hong Kong”. Preoccupazione per il varo della legge sulla sicurezza nazionale. Il primo luglio, anniversario del ritorno di Hong Kong alla Cina, è prevista una manifestazione di massa.


Hong Kong (AsiaNews) – Migliaia di persone hanno invaso le vie del quartiere finanziario di Central per ricordare la prima manifestazione contro la legge sull’estradizione che il governo voleva varare e che in seguito – a causa della resistenza della popolazione – ha dovuto ritirare. A quella manifestazione del 9 giugno 2019 avevano partecipato almeno un milione di persone.

La manifestazione di oggi era imprevista e non permessa dalla polizia. Centinaia di poliziotti hanno presidiato Chater Garden, Des Voeux Road, Wan Chai, Causeway Bay, lanciando avvisi e minacce sulla illegalità del raduno e poi caricando la folla con proiettili a spray urticanti, bastoni e scudi (v. video)

Sulle strade i dimostranti hanno gridato lo slogan “Liberare Hong Kong, rivoluzione del nostro tempo”; altri sventolavano bandiere della “indipendenza” di Hong Kong e altri ancora la bandiera di Hong Kong dei tempi britannici. Molti hanno usato la torcia del loro cellulare come segno di partecipazione.

I loro commenti si focalizzano tutti sulla preoccupazione che la nuova legge sulla sicurezza che Pechino vuole imporre sulla popolazione del territorio, soffocherà la libertà di parola e di espressione.

Il Fronte civile per i diritti umani, che ha organizzato la manifestazione di un anno fa, ha diffuso un messaggio via Facebook in cui si afferma che esso ha fatto richiesta alla polizia per una manifestazione di massa il primo luglio, data del passaggio di Hong Kong alla Cina (1997), per esprimere l’opposizione della popolazione alla legge sulla sicurezza nazionale.