Indonesia, Covid-19: una nuova capitale per superare la crisi economica 

Un progetto da 33 miliardi di dollari che ha attirato l’attenzione di investitori da Medio oriente e Cina. La nuova capitale sorgerà nel Borneo su un’area di 256mila ettari. Previsti istituti educativi di eccellenza, ospedali moderni, giardini botanici e un sistema di trasporto eco-sostenibile. 


Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - Per rilanciare l’economia del Paese e gli investimenti nel settore privato colpiti dalla pandemia di Covid-19, il governo indonesiano intende costruire una nuova capitale. La conferma arriva da un ministro di primo piano dell’esecutivo, secondo cui l’amministrazione guidata dal presidente Joko Widodo vuole presentare in Parlamento un disegno di legge per fissare l’inizio dei lavori. 

Il progetto, che ha già attirato l’attenzione della Cina e di diverse nazioni del Medio oriente, dovrebbe diventare “prioritario” il prossimo anno e avrà un valore complessivo di circa 33 miliardi di dollari. La nuova capitale, come spiega il ministro per la Pianificazione Suharso Monoarfa, dovrebbe sorgere sull’isola del Borneo. 

La proposta è stata avanzata per la prima volta lo scorso anno dallo stesso Jokowi (soprannome del presidente), per alleviare la ormai cronica congestione di Jakarta. L’attuale capitale è soggetta inoltre a frequenti inondazioni, poichè parte di essa si trova al di sotto del livello del mare. 

Monoarfa ha spiegato che il Paese ha bisogno di una locomotiva per trainare l'economia. Il piano relativo alla nuova capitale “potrà creare molti posti di lavoro e avrà tutta una serie di ricadute positive” per la nazione. 

Il governo indonesiano ha individuato circa 256mila ettari di terra a East Kalimantan, nel Borneo, per una superficie complessiva pari a quattro volte le attuali dimensioni di Jakarta. Il traffico congestionato della capitale, dove vivono circa 30 milioni di persone, causa perdite sino a 7 miliardi di dollari all’anno in mancata produttività. Uno degli obiettivi è rilanciare investimenti e progetti anche al di fuori dell’isola di Java. 

Sono previsti istituti educativi di primo piano, ospedali moderni, giardini botanici e un sistema di trasporto eco-sostenibile e a tutela dell’ambiente. A finanziare il progetto vi sono investitori privati - fra i quali il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed Bin Zayed Al Nahyan - e fondi pubblici. La cerimonia di inizio dei lavori era prevista per l’ultimo trimestre dell’anno, ma la pandemia di coronavirus causerà un ritardo; ad oggi non è ancora prevista la cerimonia inaugurale per l’apertura dei cantieri. I primi spostamenti sono previsti a partire dal 2024 e l’agglomerato urbano ospiterà non più di sette milioni di persone.