Card. Alencherry: abbandonare il lusso e aiutare coloro che soffrono per la crisi
di Biju Veticad

Lettera dell’ arcivescovo maggiore della Chiesa siro-malabarese nella festa di San Tommaso. Padre Jose: “Per far fronte all'imminente minaccia della crisi alimentare, i preti come me sono invitati ad andare con la gente a coltivare la terra disponibile nelle parrocchie. Nessun terreno deve essere lasciato inutilizzato”.


Cochin (AsiaNews) - Il cardinale George Alencherry, arcivescovo maggiore della Chiesa siro-malabarese, esorta i sacerdoti e i fedeli della Chiesa ad essere semplici nel loro stile di vita. Nella lettera pubblicata in occasione della "Festa della Chiesa siro-malabarese" del 3 luglio, il cardinale esorta tutti ad abbandonare stravaganze e vita di lusso.

Ogni anno nella festa di San Tommaso, fondatore della Chiesa siro-malabarese, il cardinale Alecherry invia il suo messaggio a tutti i suoi membri. Quest'anno, nel  particolare contesto del Covid 19, il porporate ha invitato i vescovi e i parroci a non spendere nulla per nuove iniziative. Quelle esistenti devono essere sospese per essere in sintonia con le persone che soffrono a causa della crisi economica.

Fr. Jose Mullakariyil, professore presso il St. Berchman's College di Changanacherry, nel Kerala, ha commentato ad AsiaNews che questa lettera viene alla luce della crisi economica che l'intera nazione sta subendo. Le parole del cardinale Alencherry sono esattamente in linea con il fatto che il nostro Papa Francesco ha istruito il mondo intero alla semplicità.

Padre Jose conferma che l'invito del Cardinale è a contribuire per ricostruire la società. “Per far fronte all'imminente minaccia della crisi alimentare, i preti come me sono invitati ad andare con la gente a coltivare la terra disponibile nelle parrocchie. Nessun terreno deve essere lasciato inutilizzato”.

Il governo del Kerala ha recentemente invitato tutti a spendere tempo ed energia per essere autosufficienti nella produzione. Mentre quasi tutte le industrie sono indebolite o in crisi assoluta, in India molte persone stanno tornando all’agricoltura.

Il cardinale 75enne continua a ricordare a tutti che le attività di beneficenza ispirate dall'amore di Dio devono essere il segno distintivo di un cristiano. Solo nel Kerala, tra tutti gli Stati dell'India, dall'inizio di maggio sono tornati più di 100mila espatriati. E la maggior parte di loro è senza lavoro. Il cardinale invita tutti a unirsi al governo del Kerala per reintegrare questi espatriati in condizioni migliori.

La lettera del cardinale deve essere letta in tutte le parrocchie che celebrano la messa la domenica, secondo le linee guida del governo.