Sinodo ortodosso russo: ‘Dolore e dispiacere per Santa Sofia'

 

I vertici della Chiesa ortodossa russa si sono riuniti in consiglio dopo la decisione di trasformare il luogo in una moschea aperta al culto. Appelli alla comunità internazionale, affinché agisca per mantenere lo status speciale di Santa Sofia che “rimane una chiesa per milioni di cristiani in tutto il mondo”.

 


Mosca (AsiaNews) – Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa “esprime il suo profondo dispiacere per la decisione di revocare lo status di museo a Santa Sofia e destinarla al culto pubblico della comunità musulmana”. Lo scrive il clero ortodosso di Mosca in un comunicato approvato dopo una sessione del Sinodo, che si è svolto fra il 16 e il 17 luglio scorsi.

La decisione, recita il testo, “è stata presa senza dare alcuna importanza alle petizioni e alle posizioni esplicite assunte dai Primati e dal clero delle chiese ortodosse locali; dai rappresentanti degli Stati stranieri; dalle numerose organizzazioni non governative e dai membri delle varie confessioni e tradizioni religiose”.

Questa scelta, continua, “colpisce i sentimenti religiosi di milioni di cristiani in tutto il mondo. Una scelta che può disturbare l’equilibrio interreligioso e il dialogo e la comprensione fra cristiani e musulmani sia in Turchia che altrove”.

In un momento in cui i cristiani vengono perseguitati in molti luoghi, “questa decisione infligge un dolore particolare. Santa Sofia è stata costruita in onore di Cristo Salvatore, e resta una chiesa nella coscienza di milioni di fedeli cristiani. Per la Chiesa ortodossa, essa ricopre una importanza particolare dal punto di vista spirituale e storico”.

Il Sinodo “esprime speranza per una promozione e per un rafforzamento del rispetto reciproco e della comprensione bilaterale fra i fedeli delle varie religioni mondiali, e si appella alla comunità internazionale affinché contribuisca a mantenere lo status speciale di Santa Sofia, luogo che ha un’importanza senza tempo per tutti i cristiani”.