Papa: Il tesoro e la perla, giocarsi tutto per il Regno dei cieli

All’Angelus papa Francesco sottolinea che “la costruzione del Regno esige non solo la grazia di Dio, ma anche la disponibilità attiva dell’uomo”. La vita è “mediocre” perché ci si accontenta “di cose attraenti ma effimere, di bagliori luccicanti ma illusori perché lasciano poi al buio”. La strada della “creatività” nel donare la vita. Un applauso per i nonni e l’invito ai giovani di visitare gli anziani. Il cessate-il-fuoco nel Donbass.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Con le due parabole del “tesoro nascosto nel campo” e della “perla preziosa”, “Gesù si propone di coinvolgerci nella costruzione del Regno dei cieli, presentandone una caratteristica essenziale: aderiscono pienamente al Regno coloro che sono disposti a giocarsi tutto”. Così papa Francesco ha introdotto la sua riflessione sul vangelo di oggi (Matteo 13,44-52, 17ma domenica per anno, A), all’appuntamento dell’Angelus con i pellegrini in piazza san Pietro.

“Sia l’uomo sia il mercante delle due parabole – ha continuato - vendono tutto quello che hanno, abbandonando così le loro sicurezze materiali. Da ciò si capisce che la costruzione del Regno esige non solo la grazia di Dio, ma anche la disponibilità attiva dell’uomo”.

“Siamo chiamati ad assumere l’atteggiamento di questi due personaggi evangelici, diventando anche noi cercatori sanamente inquieti del Regno dei cieli. Si tratta di abbandonare il fardello pesante delle nostre sicurezze mondane che ci impediscono la ricerca e la costruzione del Regno: la bramosia di possedere, la sete di guadagno e di potere, il pensare solo a noi stessi”.

“Ai nostri giorni, la vita di alcuni può risultare mediocre e spenta perché probabilmente non sono andati alla ricerca di un vero tesoro: si sono accontentati di cose attraenti ma effimere, di bagliori luccicanti ma illusori perché lasciano poi al buio.  Il Regno dei cieli è il contrario delle cose superflue che offre il mondo, è il contrario di una vita banale: esso è un tesoro che rinnova la vita tutti giorni e la dilata verso orizzonti più vasti. Infatti, chi ha trovato questo tesoro ha un cuore creativo e cercatore, che non ripete ma inventa, tracciando e percorrendo strade nuove, che ci portano ad amare Dio, ad amare gli altri, ad amare veramente noi stessi. Il segno di coloro che camminano nella strada del Regno è la creatività… sempre cercando tanti modi per donare la vita

Gesù, lui che è il tesoro nascosto e la perla di grande valore, non può che suscitare la gioia, tutta la gioia del mondo: la gioia di scoprire un senso per la propria vita, la gioia di sentirla impegnata nell’avventura della santità”.

Dopo la preghiera mariana, papa Francesco ha invitato a fare un “grande applauso” ai nonni, nella memoria liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, i nonni di Gesù. Egli ha anche invitato i giovani a compiere dei gesti “creativi” di amore verso gli anziani, visitandoli, tenendosi in rapporto con i social, vincendo la loro solitudine. “Essi – ha detto – sono le vostre radici”.

Il pontefice ha poi espresso soddisfazione per l’accordo su un nuovo cessate-il-fuoco nel Donbass, la zona del bacino del fiume Donec, auto-dichiaratasi autonoma dall’Ucraina nel 2014, teatro continuo di scontri. Ma ha anche aggiunto che egli spera che l’accordo venga mantenuto. Le forze del Donbass, sostenute dai russi, sono accusate dall’Ucraina di violare ogni accordo.