Kim Jong-un: Rifiutiamo aiuti per le inondazioni, sono a rischio Covid-19

Pyongyang affronterà l’emergenza alluvioni con i propri mezzi. Per il leader nordcoreano, l’aggravamento della pandemia richiede una maggiore chiusura delle frontiere. Le piene hanno danneggiato migliaia di ettari di terreno. A rischio anche la centrale nucleare di Yongbyon. Tolto il lockdown su Kaesong.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – A causa dei rischi legati alla pandemia di coronavirus, la Corea del Nord non accetterà aiuti dall’estero per le recenti inondazioni che l’hanno colpita. Lo ha rivelato l’agenzia statale Kcna, che ha riportato le parole pronunciate ieri dal leader Kim Jong-un durante una riunione di emergenza del Comitato centrale del Partito dei lavoratori.

Kim ha sottolineato che il Paese affronterà l’emergenza alluvioni con i propri mezzi, e che l’aggravamento della pandemia richiede una chiusura ancora più stretta delle frontiere. Secondo i dati del regime di Pyongyang, le piene hanno danneggiato oltre 39mila ettari di terreni coltivati, 16.680 abitazioni e 630 edifici pubblici. Per il sito web 38 North, a rischio è anche il sito nucleare di Yongbyon, centrale nello sviluppo del programma atomico nordcoreano.

L’uomo forte di Pyongyang ha inoltre tolto il lockdown imposto sulla città frontaliera di Kaesong, dove il mese scorso è stato fermato un disertore rientrato dal Sud, sospettato di aver contratto il coronavirus. Tra lo scetticismo della comunità scientifica internazionale, la Corea del Nord sostiene di non aver registrato finora alcun caso di contagio.