Sri Lanka, card. Ranjith: Bandire i partiti religiosi e quelli etnici
di Melani Manel Perera

Dividono il Paese, sostiene l’arcivescovo di Colombo. L’estremismo religioso dietro agli attentati di Pasqua dello scorso anno. Le critiche alle autorità, che non hanno ancora individuato i responsabili. Ai cristiani non serve un partito confessionale per conquistare i propri diritti.


Colombo (Asia News) – I partiti religiosi e quelli etnici vanno banditi: non fanno altro che dividere il Paese. È quanto ha chiesto ieri al governo il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, nella sua omelia per la Giornata nazionale del malato, pronunciata nella basilica di Nostra Signora di Lanka a Tewatte.

Riferendosi agli attentati di Pasqua dell’anno scorso, e ai lenti progressi nelle indagini per trovare i colpevoli, il porporato ha ricordato che  la religione non deve dividere o uccidere le persone: “Se una religione ne distrugge un’altra, qual è il suo senso? Mostratemi dove è un tale Dio!”.

Secondo l’arcivescovo, l’estremismo religioso si è diffuso in modo pericoloso nel Paese. Egli si domanda se i leader religiosi siano responsabili degli attacchi. Gli attentatori suicidi hanno preso di mira tre chiese – due cattoliche e una protestante – e tre alberghi. Le esplosioni hanno provocato circa 280 morti, di cui 45 stranieri, e quasi 600 vittime.

Dopo oltre un anno, ancora non è stata fatta giustizia. “L’indagine è in corso – ha sottolineato il card. Ranjith – ma le autorità non hanno scoperto chi ha piazzato le bombe, chi sono gli organizzatori e chi ha finanziato i raid”.

Per l’arcivescovo, è grave che si cerchi ancora di capire chi sono i politici e i funzionari che non hanno adempiuto alle loro responsabilità: “Chiediamo e speriamo che il governo mantenga quanto promesso alla Chiesa, punendo i responsabili”.

Il precedente governo è stato criticato per non aver indagato in modo adeguato. “Si è comportato come Ponzio Pilato – ha detto il card. Ranjith – lavandosene le mani. Questi politici e funzionari non capiscono le sofferenze delle vittime; è una questione di umanità. Che cosa hanno predicato Buddha e Maometto sulla pace e sul Dio misericordioso?”.

Circa 30 anni fa, un gruppo cristiano disse all’arcivescovo che i fedeli avevano bisogno di un partito confessionale cristiano per conquistare i propri diritti. “Ho detto loro che non vogliamo alcun partito politico cristiano”, ha spiegato l’arcivescovo. “L’unità dello Sri Lanka è andata in frantumi dopo l’indipendenza e oggi discutiamo di questioni come qual è la sua lingua nazionale, chi è il popolo originario e chi possiede questo Paese. È davvero triste – conclude l’arcivescovo – che siamo ancora divisi per razza, religione e lingua”.