Vescovi vietnamiti: associazioni missionarie in ogni diocesi per l’evangelizzazione
di Ngoc Lan

È il progetto che ha animato l’incontro annuale della Conferenza episcopale vietnamita. Mons. Alphongso Nguyễn Hữu Long vuole ricostruire un lavoro avviato nel 1971 e interrotto a causa della guerra. Fra gli esempi di missione giovanile l’italiano Carlo Acutis, primo beato dell’era digitale.


Ho Chi Minh City (AsiaNews) - La missione è compito di tutti i battezzati siano essi sacerdoti, religiosi o laici e per rafforzare questo compito i vescovi hanno deciso di creare all’interno di ciascuna diocesi delle “associazioni missionarie”. È questo il progetto che ha animato l’incontro annuale della Conferenza episcopale vietnamita, che si è tenuta dal 12 al 16 ottobre scorso a Ho Chi Minh City (ex Saigon) alla vigilia della Giornata missionaria mondiale. E che al tema dell’evangelizzazione, dell’annuncio della parola di Dio sui social network e in presenza, ha dedicato gran parte dei lavori.

Mons. Alphongso Nguyễn Hữu Long sottolinea che “durante questo incontro della Conferenza episcopale, nel ruolo di presidente del Comitato per l’evangelizzazione, ho presentato i miei rapporti e proposto la creazione di associazioni missionarie in ciascuna diocesi del Vietnam”. Ordinato vescovo il 22 dicembre 2018 da papa Francesco, egli è stato assegnato il primo febbraio dello scorso anno alla diocesi di Vinh ed è presidente del Comitato per l’evangelizzazione nell’ambito della Conferenza dei vescovi per il periodo 2019-2022.

Prima della guerra, spiega mons. Hữu Long, nel Paese vi erano diverse associazioni missionarie, alcune delle quali dedicate ai bambini. Tuttavia, “dopo il 1975 queste associazioni hanno dovuto interrompere la loro attività”. Oggi, prosegue in risposta alla chiamata della Santa Sede “auspichiamo e speriamo che presto la nostra Chiesa possa beneficiare di società missionarie in ciascuna diocesi” e per questo verrà proposto un lavoro incentrato sull’evangelizzazione dai bambini ai laici adulti, dai preti ai religiosi. 

Fra i punti al centro della discussione il rilancio dell’Associazione missionaria vietnamita, creata dai vescovi nel 1971 e durata soli quattro anni. Nel 1999 il governo di Hanoi ha permesso la ripresa delle attività dell’associazione, affidata all’opera pastorale di mons. Peter Trần Đình Tù, vescovo emerito di Phú Cường oggi in pensione per raggiunti limiti di età. In questi giorni i vescovi hanno deciso di affidare a mons. Alphongso Nguyễn Hữu Long il compito di rilanciare questa importante istituzione in un’ottica di evangelizzazione del Paese, soprattutto fra i giovani. 

Fra gli esempi proposti dal vescovo vi è quello del giovane italiano Carlo Acutis, di soli 15 anni, ricordato come “il primo beato dell’era digitale” e di un uso corretto della tecnologia digitale e dei moderni mezzi di comunicazione. Tutti i ragazzi con cui mi sono incontrato di recente, racconta il prelato, possedevano uno smartphone, alcuni anche due, e con connessione internet. Per questo “dobbiamo imparare dalle virtù del beato Carlo Acutis” su come usare i social media: “Questa è la missione - conclude il prelato - insita nell’annuncio della Buona Novella. Questa missione porterà buoni risultati sia con le persone con cui entri in contatto, sia nei luoghi in cui sei presente”.