Burimari, folla lincia e brucia uomo accusato di blasfemia

Shahidunnabi Jewel, con probabili problemi mentali, era entrato nella locale moschea dicendo che essa ospitava un gruppo di radicali jihadisti. Insieme a lui ferita un’altra persona. Le autorità locali avevano tentato di salvare le due vittime dall’aggressione. La polizia invia sul posto rinforzi per calmare la situazione.


Burimari (AsiaNews/Agenzie) – Ieri sera una folla inferocita ha linciato e bruciato un uomo accusato di “aver ferito il sentimento religioso”. Il fatto è avvenuto a Burimari (distretto di Lalmonirhat), stazione ferroviaria al confine nord con l’India.

La vittima è stata identificata come Shahidunnabi Jewel, un bibliotecario 50enne con probabili problemi mentali che lavorava alla Cantonment Public School nella vicina Rangpur. Insieme a lui è stato malmenato anche Sultan Jubaer Abbas, che si trova ora sotto custodia della polizia. Diverse persone che hanno tentato di fermare l’aggressione, tra cui tre funzionari pubblici locali, sono rimaste ferite.

Secondo fonti della Burimari Union Parishad (l’amministrazione cittadina), Shahidunnabi e Sultan si sono presentati dall’imam della moschea locale sostenendo che all’interno dell’edificio si trovassero militanti del Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh, formazione jihadista attiva nel Paese. I due uomini avrebbero iniziato poi a frugare nella biblioteca del luogo sacro; alcuni fedeli hanno trovato tale atto blasfemo e li hanno aggrediti.

Per sottrarli all’aggressione, il personale della Union Parishad ha portato Shahidunnabi e Sultan nei propri uffici. Poco dopo però una folla di centinaia di persone ha fatto irruzione nei locali dell’amministrazione, trascinando in strada Shahidunnabi: l’uomo è stato picchiato a morte, e il suo corpo dato alle fiamme con benzina e legna da ardere.

La polizia ha reso noto che rinforzi, compreso un battaglione speciale, sono stati inviati sul posto e che le indagini per trovare i responsabili dell’omicidio sono in corso.