Luzon: 16 morti e 370mila evacuati a causa del supertifone Goni

È il più potente ad aver colpito il Paese dal 2013, quando Haiyan uccise più di 6.300 persone. Circa 50mila abitazioni si trovano senza elettricità. Nei giorni scorsi, l’area era stata sferzata dal ciclone Molave, che aveva provocato 22 morti. In arrivo un nuovo ciclone, il 19° della stagione.

 


Manila (AsiaNews/Agenzie) – Il supertifone Goni ha causato ieri 16 morti nelle province a  sud della capitale. Lo ha riportato stamane la Protezione civile nazionale, aggiungendo che tre persone sono ancora disperse; in 370mila sono stati evacuati dalle aree disastrate.

Dopo le punte massime di ieri, in cui ha raggiunto i 370 km/h, Goni è stato declassato a tempesta tropicale, e si sta spostando verso le coste del Vietnam centrale. È il 18° tifone ad aver colpito quest’anno il Paese: il più potente al mondo nel 2020, e il più devastante per le Filippine dal 2013, quando Haiyan uccise più di 6.300 persone.

Albay e Catanduanes sono le province che hanno subito le devastazioni maggiori. Secondo la locale Croce rossa, l’80-90% degli edifici a Virac (70mila abitanti) è stato danneggiato. Nell’intera isola di Luzon, che produce più di un terzo del Pil nazionale, sono 2,1 milioni i residenti colpiti; 50mila abitazioni si trovano senza elettricità. Nei giorni scorsi, l’area era stata sferzata dal ciclone Molave, che aveva provocato 22 morti.

Atsani, un nuovo tifone, si sta avvicinando al territorio filippino. La nazione insulare è colpita ogni anno da circa 20 violente tempeste tropicali. L’emergenza atmosferica si somma a quella sanitaria del Covid-19; finora i contagiati nel Paese sono quasi 381mila; più di 7.200 i decessi.