Wonsan: università in lockdown, ma per il regime non è Covid-19

Si tratterebbe solo di una “forte polmonite”. Un gruppo di studenti dell’ateneo è in quarantena con febbre alta e problemi respiratori. La popolazione locale non crede alla versione ufficiale. Pyongyang sostiene che nel Paese non vi siano contagi.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità nordcoreane hanno imposto il lockdown sull’università per gli studi ittici di Wonsan (provincia di Gangwon). Secondo Daily NK, che cita una propria fonte sul posto, la misura è stata adottata dopo che a metà ottobre un gruppo di studenti dell’ateneo è stato posto in quarantena per una “forte polmonite”.

Pyongyang nega che si tratti di contagi da coronavirus. Gli universitari, che vivono tutti in un dormitorio, presentano però i sintomi del coronavirus, con febbri alte e problemi respiratori. Per Daily NK, che ha sede a Seoul ed è legato al ministero per l’Unificazione sudcoreano, la popolazione locale non crede alla versione ufficiale, ed è convinta di trovarsi di fronte a un focolaio di Covid-19.

Dallo scoppio della pandemia all’inizio dell’anno, il regime di Kim Jong-un ha sempre sostenuto che in Corea del Nord non si sono registrati casi di infezione. Per evitare rischi di contagio, Kim ha ordinato la chiusura dei confini, compreso quello con la Cina, da cui dipende dal punto di vista economico. Egli ha anche rifiutato aiuti dall’estero per le inondazioni che hanno colpito il Paese negli ultimi mesi.

In base ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, al 22 ottobre in Corea del Nord si contano circa 32mila persone messe in isolamento con i sintomi del coronavirus. Secondo Daily NK, che riporta dati ufficiali, al primo novembre esse sono in realtà 80mila.