Il 90% dei giapponesi è ostile a Pechino. Solo il 53% dei cinesi è contro Tokyo

Il sondaggio è stato condotto da una ong di Tokyo e da un ente del Partito comunista cinese. Nipponici preoccupati dalle incursioni del gigante asiatico nel Mar Cinese orientale. I cinesi hanno una opinione migliore del Giappone, ma l’84% vede gli Usa come una minaccia militare.


Tokyo (AsiaNews) – Quasi il 90% dei giapponesi ha un’opinione negativa della Cina. È quanto risulta da un sondaggio pubblicato ieri dalla ong nipponica The Genron NPO e dal China International Publishing Group, ente affiliato al Partito comunista cinese.

Lo studio è stato condotto per il 16° anno in entrambi i Paesi. Rispetto al 2019, il sentimento negativo degli intervistati giapponesi verso Pechino è cresciuto del 5%. Il peggioramento del dato non è dovuto alla gestione opaca della pandemia di coronavirus da parte cinese. Il 57,4% del campione è preoccupato dagli sconfinamenti aerei e marittimi del gigante asiatico intorno alle Senkaku, atolli nel Mar Cinese orientale amministrati da Tokyo, ma rivendicati da Pechino.

Per la prima volta dal 2005, meno del 70% degli intervistati nipponici pensa che le relazioni con la Cina siano importanti. Il dato del 64,2% registrato quest’anno segna un calo dell’8,5% in confronto al 2019.

I cinesi hanno una opinione migliore del Giappone. “Solo” il 52,9% degli intervistati in Cina è ostile a Tokyo, in linea con il dato dello scorso anno; il 74,7% crede che i rapporti tra le due nazioni siano importanti: un incremento del 7,7% rispetto a 12 mesi fa. Secondo gli analisti, tale crescita si spiega con l’intensificarsi del conflitto tra Pechino e gli Usa. L’84,1% dei cinesi interrogati vede Washington come una minaccia militare per il proprio Paese: il 10% in più rispetto a un anno fa.

Il Giappone è il principale alleato degli Stati Uniti nella regione. Il governo nipponico ha firmato ieri un accordo militare con l’Australia che rafforza il fronte anti-Pechino. Secondo gli analisti, esso rivela che l’adesione di Tokyo e Canberra alla Regional Comprehensive Economic Partnership (Rcep), il più grande accordo di libero scambio al mondo, dominato dalla Cina, non metterà in discussione la loro comune lotta con gli Usa contro l’ascesa cinese.