Colombo, i piccoli pescatori sempre più minacciati dalla pandemia
di Melani Manel Perera

È il grido dall’allarme lanciato da gruppi attivisti in occasione della Giornata mondiale della pesca. Nel Paese vi sono 175mila persone dedite alla piccola pesca. Fermare le voci sulla trasmissione del virus attraverso il pesce. Chiesto l’intervento dello Stato per applicare le convenzioni Fao e Ilo.


Colombo (AsiaNews) – I piccoli pescatori del Paese stanno perdendo le loro aree di pesca, e quindi il loro diritto fondamentale alla vita e al sostentamento. È il grido d’allarme lanciato il 21 novembre, Giornata mondiale della pesca, da Herman Kumara, coordinatore del National Fisheries Solidarity Movement (Nafso).

Per celebrare l’evento, il Nafso ha tenuto un incontro nazionale via web. Con la collaborazione di altre 17 organizzazioni si sono svolte anche riunioni dal vivo a livello distrettuale, dove potevano partecipare al massimo 30 persone. Durante questi meeting si sono affrontate questioni come la politica nazionale sulle riserve ittiche dell’entroterra, la situazione sociale ed economica delle donne pescatrici e l’impatto “dell’economia blu” sulle vite dei piccoli pescatori “.

La pesca è un settore chiave in Sri Lanka. Nel Paese vi sono 175mila pescatori impegnati in attività di piccolo cabotaggio. Essi hanno subito un duro colpo dalla pandemia da Covid-19. Per aiutare il settore, Kumara invita la popolazione a consumare il pesce e a non credere alle voci secondo cui esso è portatore d’infezione. In un'intervista ad AsiaNews, egli denuncia che la comunità dei pescatori non è responsabile della seconda ondata di contagi. A suo dire, colpevole di ciò è il governo, che non ha fatto rispettare le misure di quarantena per favorire i propri accoliti.

L’attivista condanna anche i piani delle istituzioni internazionali per sfruttare le risorse ittiche sotto lo slogan dell’economia blu, l’uso sostenibile delle risorse marine per sostenere la crescita economica: “Devasteranno ancor di più l’ambiente e la vita dei pescatori, allontanandoli dalle terre natie e privandoli dei loro beni”.

Per proteggere i piccoli pescatori, Kumara chiede al governo di applicare in pieno le Linee guida volontarie sulla piccola pesca della Fao, che sono state stilate con il contributo di organizzazioni come il Nafso. Sulla base di tale documento, nel 2018 le autorità dello Sri Lanka hanno già approvato una legge che tutela i pescatori locali di fronte alle attività dei concorrenti indiani.

“Stiamo ora lavorando con le autorità e i sindacati per arrivare alla ratifica della Convezione Ilo [Organizzazione internazionale del lavoro] sulla pesca”, sottolinea Kumara, uno strumento per garantire la sicurezza sociale dei pescatori dello Sri Lanka.