Kuala Lumpur, cancellate tutte le messe pubbliche causa Covid-19

Mons. Julian Leow ha sospeso le celebrazioni in presenza, rafforzando la diffusione online. “Tracciamento dei contatti e pre-registrazioni per la messa sono diventate difficili, se non impossibili” spiega il prelato. Un fedele: “Grato per le funzioni online; tenuti al sicuro dalla pandemia”.


Kuala Lumpur (AsiaNews) - Kuala Lumpur e la valle di Klang rafforzano le maglie dei controlli per contenere i contagi di Covid-19, in aumento nelle ultime settimane. Mons. Julian Leow ha infatti deciso che le messe pubbliche in tutte le parrocchie dell’arcidiocesi saranno sospese dalla vigilia di Natale fino al 3 gennaio e per la festa dell’Epifania. 

In tutto il territorio dell’arcidiocesi vi sono circa 40 parrocchie e 20 cappelle. In una nota diffusa dal cancelliere dell’arcidiocesi della capitale malaysiana don Michael Chua, mons. Leow sottolinea che a dispetto delle misure adottate dalle chiese per limitare la diffusione del virus, esse si sono rivelate inadeguate in particolare nella gestione dei grandi raduni. 

“A causa dell’allentamento delle restrizioni nei viaggi fra Stati - ha detto il prelato - e con l’aumento dei visitatori rientrati nelle loro città di origine o in viaggio per le vacanze, l’elenco dei contatti e le pre-registrazioni per la messa sono diventate difficili, se non impossibili”. “Anche se il Comitato per la sicurezza nazionale - prosegue l’arcivescovo - e le autorità statali possono scegliere se allentare le restrizioni, il picco nei focolai e la comparsa di nuovi cluster nelle ultime settimane ha aumentato i rischi di trasmissioni in grandi raduni a porte chiuse, come le messe pubbliche”. 

Mons. Leow incoraggia i fedeli a seguire le funzioni online sul sito https://Tv.ArchKL.org ed esorta i cattolici a essere vigili nel mantenere se stessi e i propri cari al riparo da possibili contagi di Covid-19. Una decisione, peraltro, che non coglie di sorpresa la comunità locale che si stava già preparando a vivere in modo speciale queste festività natalizie, soprattutto dopo aver trascorso buona parte dell’ultimo anno a seguire le funzioni religiose davanti a un computer.

La parrocchiana Daphne Jackson, 46 anni, ha affermato di aver in qualche modo accettato di seguire la messa di Natale online. “Se potessimo andare fisicamente in chiesa - spiega - mi precipiterei a registrarmi assieme alla mia famiglia, perché so che saranno funzioni a numero chiuso”. Un’altra fedele, la 62enne Pam è pronta per un Natale più sobrio, ma è grata per la compagnia della famiglia nella propria casa. “Sono delusa - racconta - dal fatto che quest’anno non ci sarà la messa di Natale in presenza, ma sono anche grata per le funzioni online e che siamo tenuti al sicuro dalla pandemia.

A inizio mese i governo ha esteso il controllo e limiti allo spostamento a Kuala Lumpur e Selangor. In quest’ultima località si sono registrati il maggior numero di contagi da nuovo coronavirus nelle ultime settimane. Molte chiese della valle di Klang hanno dovuto tenere messe e servizi religiosi online, dopo che l’area è stata oggetto di Mco condizionale (Conditional Movement Control Order), che dovrebbe concludersi il prossimo 20 dicembre.

La Christ Evangelical Reformed Church (Cerc) a Sunway, ha deciso di celebrare tutto il Natale online. “Nemmeno una pandemia dovrebbe silenziare le celebrazioni natalizie quest’anno” sottolineano i responsabili, aggiungendo che “le piattaforme virtuali hanno permesso alla chiesa di raggiungere più credenti”. Per questo la Chiesa ha pianificato diversi programmi per grandi e piccini, inclusi canti natalizi virtuali e uno spettacolo di marionette.