La Chiesa indiana ha i suoi primi diaconi permanenti sposati
di Nirmala Carvalho

L'ordinazione si è svolta nell'arcidiocesi di Mumbai. Portavoce diocesano:evento molto importante e arricchimento per la missione della Chiesa.


Mumbai (AsiaNews) – La Chiesa indiana ha ordinato i suoi primi diaconi permanenti sposati. Domenica scorsa, 22 gennaio, il card. Ivan Dias, arcivescovo di Mumbai, ha presieduto la cerimonia con cui Lyod Dias e Elwyn D'Souza, entrambi sopra i 60 anni, sono ora in grado di celebrare funzioni religiose, come matrimoni, funerali, battesimi e impartire tutti i sacramenti tranne celebrare l'eucarestia e la confessione.

Intervistato da AsiaNews p. Anthony Charangat, portavoce dell'arcidiocesi di Mumbai, ha spiegato che "questa è la prima volta che una persona sposata è ordinata diacono. Nessun'altra diocesi indiana ha mai ordinato un diacono permanente prima d'ora".

Il sacerdote ritiene l'evento "molto importante": "Questa ordinazione è il segno della partecipazione dei laici alla vita della Chiesa, in cui hanno il loro posto di diritto". "L'ordinazione di diaconi permanenti sposati - sottolinea p. Charangat – è il ripristino di un vecchio sacramento caduto in disuso, ma di cui oggi in queste zone sentiamo il bisogno".

I diaconi, spiega ancora il sacerdote, diventano ministri ordinari della parola di Dio. Dopo il Concilio Vaticano II la Chiesa latina ha restaurato il diaconato "come un grado proprio e permanente della gerarchia". "Questo rappresenta oggi un importante arricchimento per la missione della Chiesa".

L'ordinazione di diaconi sposati è in uso da diversi decenni in Europa e in America latina. Il permesso ufficiale alla Chiesa indiana è stato concesso nel 1983, ma finora questa pratica non era mai stata seguita. P. Charangat lo spiega con il fatto che si è dovuto "preparare la gente ad accettare la novità e allo stesso tempo costruire programmi per formare i candidati".

Il portavoce della Conferenza episcopale indiana, p. Babu Joseph, ha espresso le stesse posizioni: "I diaconi sposati sono sempre stati parte della tradizione della Chiesa, sebbene in un certo momento storico la loro visibilità è scemata".