Padre di alunna non musulmana ha respinto l’obbligo dell'hijab
di Mathias Hariyadi

L'uomo, insieme a sua moglie, hanno contestato il regolamento della scuola sulle norme di abbigliamento delle studentesse. Il direttore generale dell'istruzione professionale, darà un rimprovero ufficiale alla scuola in quanto ha violato il regolamento scolastico, per il quale i "simboli religiosi" non dovrebbero essere implementati a scuola.


Jakarta (AsiaNews) – Il genitore di un’alunna non musulmana ha respinto la regolamentazione discriminatoria della scuola di Padang in Indonesia, di imporre l'hijab a tutte le studentesse.

Nel Paese ci sono due province prevalentemente musulmane che hanno applicato rigorosamente le normative islamiche ai loro residenti locali. Mentre la provincia di Aceh è diventata la prima provincia della nazione a imporre a sharia, la provincia di Sumatra occidentale non ha mai menzionato la sharia come "base di riferimento" quotidiana per la vita quotidiana dei residenti. Ma di sicuro, in decine di distretti della provincia è emerso a più riprese un sentimento di intolleranza per il quale residenti non musulmani hanno subito atti di intolleranza sotto forme di persecuzione, bullismo o persino - l'incidente più recente – sono stati costretti a rispettare le normative locali per lo più ispirate al “modo di vivere” musulmano.

Ciò è accaduto a una studentessa non musulmana di scuola superiore locale identificato come Jeni Cahyani Hia, di origine cinese, a Padang, la capitale della provincia di Sumatra occidentale. Giorni fa, suo padre ha inviato un forte messaggio alla scuola di sua figlia – la SMKN 2 Padang – affermando che come genitore respingeva decisamente il regolamento della scuola per il quale tutte le studentesse debbono indossare l'hijab. A sua volta, la signora Hia si è fermamente rifiutata di accettare il regolamento della scuola, affermando che lei e sua figlia non sono musulmani e perciò sua figlia Jenny non deve indossare l'hijab come richiesto dalla scuola.

La madre ha pubblicamente esposto il suo forte rifiuto sui social media, che hanno portato all'attenzione nazionale che entrambe le filiali dell'ufficio scolastico di Padang e Jakarta avrebbero presto affrontato questo problema.

Il videomessaggio registrato della signora Hia sui social media ha ottenuto risposte da almeno 3.600 account, condivisioni da almeno 3.400 account e ha ricevuto 5.500 commenti da varie persone.

I commenti hanno generalmente espresso grande preoccupazione sul fatto che l'istituto di istruzione non dovrebbe imporre atti discriminatori a uno studente di diversa estrazione religiosa e provenienza da un gruppo minoritario.

Avviso di rimprovero

Wikan Sakarinto, direttore generale dell'istruzione professionale, ha detto che Jakarta darà un rimprovero ufficiale alla scuola in quanto ha violato il regolamento scolastico, per il quale i "simboli religiosi"  non dovrebbero essere implementati a scuola. "Il regolamento sull'uniforme degli studenti è stato ufficialmente emesso dal Ministero dell'istruzione e della cultura nazionale", ha dichiarato Sakarinto in un comunicato stampa diffuso oggi, riferendosi al Regolamento ministeriale n. 45 / Anno 2014 che recita che una divisa scolastica non deve seguire determinati abiti religiosi. La scuola non è inoltre autorizzata a disegnare abiti come divisa.

Il ministro dell'istruzione indonesiano Nadiem Makarim, un devoto musulmano, ha condannato l'incidente di Padang come atto intollerante da parte della scuola statale. “Questa – ha affermato oggi - è una grave offesa (dello spirito) Pancasila, un atto intollerante che nega il nostro spirito di pluralismo. Ciò significa che non è solo un'offesa al regolamento sull'istruzione, ma viola anche lo spirito della nostra filosofia nazionale: Pancasila". Ha aggiunto che tali atti di intolleranza costituiscono chiaramente una grave violazione della legge n. 39 / anno 1999 sui diritti umani.

Alcuni giorni prima, Adib Alfikri, capo del Padang's Education Brach, aveva detto che il suo ufficio avrebbe esaminato molto presto tale regolamentazione discriminatoria, ma in molti l’hanno accusato di reazione tardiva.

Venerdì, Rusmadi, preside della scuola SMKN2, con sede a Padang, ha pubblicamente espresso la sua richiesta di perdono per l'incidente. "Siamo molto dispiaciuti – ha detto - per una situazione ostile causata dal nostro personale".

Il pubblico ha condannato questo incidente come un grave incidente provocato dall'allora sindaco di Padang, per il quale la scuola dovrebbe attuare il cosiddetto "genio locale" - che significa abbigliamento islamico.