Jakarta, un cristiano a capo della polizia: non accadeva da più di 40 anni
di Ati Nurbaiti

Il generale Prabowo è un uomo fidato del presidente Widodo. La sua nomina è sostenuta anche dalle principali organizzazioni islamiche. Priorità alla lotta all’estremismo e alla “promozione della diversità”. Far osservare le regole per il Covid-19 nel rispetto delle libertà civili.


Jakarta (AsiaNews) – Dopo più di 40 anni, un cristiano torna a essere capo della polizia nazionale. Listyo Sigit Prabowo ha prestato giuramento oggi alla presenza del presidente Joko “Jokowi” Widodo: sostituisce il generale Idham Azis, andato in pensione.

Prabowo, 51enne di fede protestante, è stato promosso alla massima carica della polizia dopo averne guidato l’ufficio indagini. Egli era l’unico candidato preso in considerazione da Jokowi; la sua nomina è stata approvata il 20 gennaio dalla Camera dei rappresentanti all’unanimità. Il superpoliziotto ha ricevuto anche il sostegno delle principali organizzazioni musulmane e dei chierici islamici di Banten, la provincia confinante con la capitale nota per il suo conservatorismo religioso, dove Prabowo ha diretto la polizia locale.

L’ultimo cristiano a dirigere la polizia nazionale è stato Widodo Budidarmo, che ha ricoperto la carica dal 1974 al 1978. L’investitura di Prabowo non ha sorpreso gli osservatori: egli è un ex aiutante di Jokowi, e ha guidato la polizia di Surakarta (Giava centrale) al tempo in cui il presidente era sindaco della città.

Prabowo ha promesso di migliorare il corpo di polizia e di “promuovere la diversità”. Il suo riferimento è alle discriminazioni di cui sono spesso vittime le minoranze in Indonesia. Secondo il Setara Institute, un’organizzazione a difesa dei diritti umani, nel 2019 si sono verificati in Indonesia 200 episodi di intolleranza; tra ottobre del 2019 e ottobre dello scorso anno, i casi sono stati 157: fra essi si contano anche violenze contro fedeli cristiani.

Riziek Shihab, leader del Fronte dei difensori dell’islam (Fpi), è tra coloro che sono accusati di alimentare l’odio verso le minoranze religiose. Shihab è stato arrestato il 12 dicembre; la procura generale lo ha incriminato per aver pronunciato discorsi d’odio e violato le misure anti-pandemia, soprattutto riguardo al divieto di assembramenti pubblici. Il 30 dicembre il governo ha messo poi al bando il suo gruppo: una delle mosse più audaci di Jokowi contro il fondamentalismo islamico.

Il nuovo capo della polizia vuole coinvolgere “ex terroristi detenuti” disposti ad aiutare le autorità nei loro sforzi contro l’estremismo. La sua campagna contro il fondamentalismo inizia però in salita: egli deve decidere se difendere i poliziotti accusati di aver ucciso “in modo illegale” quattro membri dell’Fpi. Il fatto è avvenuto il 7 dicembre durante una presunta sparatoria nei pressi della capitale: secondo le ricostruzioni, i militanti stavano proteggendo Shihab.

Le azioni della polizia sono finite nel mirino dell’opinione pubblica, e ciò vale anche per l’emergenza pandemia. Il Paese ha superato ieri il milione di contagi: Prabowo è chiamato a far osservare i protocolli sanitari nel rispetto delle libertà civili.