Hong Kong, movimento anti-estradizione: a processo nove personalità democratiche

Rischiano fino a cinque anni di carcere. Accusati di aver organizzato e preso parte a una manifestazione non autorizzata. Fra loro anche Jimmy Lai e Martin Lee. In sette si sono dichiarati non colpevoli. Lee Cheuk-yan, uno di essi: Lotteremo come “bufali”.


Hong Kong (AsiaNews) – Si è aperto stamane il processo nei confronti di nove personalità democratiche accusate di aver organizzato e preso parte a una grande manifestazione anti-governativa il 18 agosto 2019. Quel giorno centinaia di migliaia di manifestanti hanno sfidato i divieti delle autorità per chiedere il ritiro della legge sull’estradizione e per denunciare il comportamento brutale della polizia.

Se condannati, gli imputati rischiano fino a cinque anni di carcere. Tra loro figurano il magnate Jimmy Lai e il “padre della democrazia” Martin Lee, uno dei fondatori del Partito democratico. Lai è in prigione e in attesa di processo per aver minacciato la sicurezza nazionale; Lee è stato di recente proposto per il Premio Nobel per la pace. Gli altri finiti davanti al giudice sono gli ex parlamentari Margaret Ng, Albert Ho, Cyd Ho, Lee Cheuk-yan e “capelli lunghi” Leung Kwok-hung.

Tutti si sono dichiarati non colpevoli. I loro difensori hanno contestato il potere delle forze dell’ordine di vietare una assemblea pubblica in base al Decreto cittadino di ordine pubblico, una pretesa ritenuta incostituzionale. Essi hanno messo anche in dubbio correttezza, imparzialità e trasparenza del Comitato di appello chiamato a decidere sulla liceità di manifestazioni e processioni pubbliche.

Gli unici a dichiarasi colpevoli sono stati il sindacalista Leung Yiu-chung, che ha detto di aver partecipato alla marcia, ma di non essere tra i suoi organizzatori, e l’ex membro del Partito democratico Au Nok-hin.

Come riporta l’Apple Daily, prima di entrare nell’aula del tribunale di West Kowloon, Lee Cheuk-yan ha detto di avere il “cuore a pezzi” per il tracollo dello Stato di diritto a Hong Kong: “Questo è l’anno del bufalo – ha dichiarato l’esponente democratico – e noi saremo tenaci come un bufalo”.