Stragi di Pasqua: la commissione di inchiesta accusa l’ex presidente Sirisena
di Melani Manel Perera

Il rapporto del PCol punta il dito contro gli allora vertici dello Stato, compreso l’ex Primo ministro e il capo della polizia. Pur sapendo dell’allerta, non avrebbero adottato le misure necessarie per sventare gli attentati. Chiesta anche la messa al bando di un gruppo radicale buddista singalese (il BBS).


Colombo (AsiaNews) - La Commissione presidenziale di inchiesta (PCol), chiamata a far luce sugli attentati di Pasqua del 2019 e criticata dai cristiani, ha chiesto alla Procura generale di processare l’allora presidente Maithripala Sirisena e alti funzionari di Stato in servizio all’epoca dei fatti. Il rapporto elaborato dalla PCol è giunto ieri nelle mani del presidente del Parlamento Mahinda Yapa Abeywardena, per essere distribuito a tutti i deputati dell’Assemblea che saranno chiamati a studiare le carte ed esprimere una valutazione. 

Per i relatori,  nell’indagine sarebbero emerse responsabilità dell’ex presidente Sirisena (nella foto), autore di atti e omissioni che hanno favorito gli autori degli attacchi. Da qui la decisione di rivolgersi alla procura, invocando un'azione penale nei confronti dell’allora capo dello Stato che va processato in base al Codice. 

Assieme all’ex presidente, la PCol chiede di indagare l’allora alto funzionario della Difesa Hemasiri Fernando, l’ex capo dell’Intelligence Sisira Mendis, l’ex ispettore-generale della polizia Pujith Jayasundara e il suo vice Nandana Munasinghe, l’ex direttore dei servizi segreti Nilantha Jayawardena e l’ex ministro dell’Industria e del commercio Rishad Bathiudeen. 

Secondo l’inchiesta, l’allora presidente si è recato in visita di Stato in India dal 16 al 21 aprile senza prima nominare un titolare al ministero della Difesa, lasciando in questo modo scoperto un ruolo fondamentale in materia di sicurezza ben sapendo di una minaccia che gravava sul Paese. I terroristi avrebbero così approfittato del vuoto di potere per sferrare gli attacchi. Inoltre, Hemasiri Fernando nel suo ruolo di segretario permanente presso il ministero della Difesa e capo di stato maggiore del presidente non avrebbe adottato gli opportuni provvedimenti per impedire le stragi, assieme al capo della polizia Pujith Jayasundara. A dispetto dei rapporti dell’intelligence e degli allerta lanciati dai servizi, i due non hanno agito per tempo lasciando campo libero al gruppo jihadista islamico. 

Sul banco degli imputati anche l’ex Primo Ministro Ranil Wickremesinghe, cui si imputa la mancata assunzione delle misure atte a prevenire gli attentati. Durante il suo mandato, il premier non avrebbe agito con forza per bloccare il crescente attivismo dei movimenti estremisti islamici sarebbe infatti una delle cause che hanno favorito le stragi di Pasqua e altri episodi di violenza che hanno insanguinato il Paese.

Nel frattempo, secondo uno studio condotto su movimenti buddisti  e su altre organizzazioni religiose, la Commissione ha raccomandato la messa al bando del Bodu Bala Sena (BBS), autori in passato di gravi attacchi.  La Commissione ha infine chiesto alla procura generale di prendere in considerazione gli interventi del venerabile Galagoda Atte Gnanasara Thera a Maharagama e Aluthgama nel 2013 e 2014 per valutare un'eventuale azione penale nei suoi confronti, in conformità con il Patto internazionale sui diritti civili e politici.